Il Coisp torna a manifestare a Ferrara dopo il famoso sit-in del 27 marzo 2013, quando Patrizia Moretti scese in strada per mostrare la foto del figlio morto ai sindacalisti di polizia, che protestavano contro la carcerazione degli agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi.
Questa volta lo farà nella ricorrenza della morte di Carlo Giuliani al G8. A Ferrara come in tante altre pizza italiane. Non a Genova, dove la questura ha deciso di vietare per motivi di sicurezza la manifestazione che avrebbe voluto occupare piazza Alimonda.
Il sindacato di polizia si troverà lunedì 20 luglio dalle ore 11 alle ore 14 in piazza Trento Trieste, pubblicizzando una raccolta firme per fare rimuovere da piazza Alimonda il cippo in memoria di Carlo Giuliani, posizionato dal Comune di Genova in memoria del ragazzo.
“Il suo tentativo di uccidere un Carabiniere lanciandogli addosso un estintore – sostiene il segretario generale del Coisp Franco Maccari – si è tuttavia rivelato fatale per lui stesso tant’è che è rimasto ucciso da un colpo d’arma da fuoco esploso dalla pistola di quel carabiniere che aveva così gravemente minacciato di morte”.
Maccari attacca anche il Comune di Genova, che “fortemente stimolato da taluni poteri politici che evidentemente condividono le azioni di Carlo Giuliani”, a suo dire ha ritenuto quell’estintore “uno strumento di pace”. “L’installazione del cippo – prosegue – ha così avallato l’idea secondo la quale merita un tributo d’onore chi si comporta contro le regole di uno Stato democratico, ed in particolare tenta di uccidere un appartenente alle Forze dell’Ordine. Noi riteniamo che Carlo Giuliani, con tutto il rispetto che si deve ad una giovane vita spezzata, non debba essere commemorato con tutti gli onori, quasi fosse un martire, tantomeno riteniamo possa essere considerato un esempio da imitare per le giovani generazioni. Il monumento a Carlo Giuliani va rimosso”.