Qualche schermaglia tra Davide Bertolasi (Pd) e Paolo Spath (Fdi) su feste del Pd e migranti è stata solo il preludio di un dibattito ben più acceso durante la seduta del Consiglio comunale dedicata al “question time”, le domande a risposta immediata che prevedono tre minuti di presentazione per i consiglieri, uno di risposta per gli assessori e uno di contro-risposta.
È toccato però aspettare la 32^ delle 38 domande totali presentate alla giunta per spezzare la monotonia e il clima tutto sommato ‘normale’, opera di Matteo Fornasini (Fi).
Prima ha stuzzicato l’assessore Massimo Maisto su uno dei quattro bandi per dirigenti pubblicati dal Comune attaccando la Giunta sulle nuove tasse e sul dispendio di risorse per posizioni dirigenziali ritenute inutili, poi una focosa diatriba con Aldo Modonesi in merito alla piscina coperta di via Bacchelli.
Sulla prima domanda il vicesindaco ha risposto – abbastanza piccato – che il bando non verrà sospeso spiegando i motivi: “Nelle prossime settimane – ha annunciato Maisto – arriverà una delibera dell’assessore Vaccari che proporrà una convenzione con la Provincia di Ferrara per il rimborso del 70% dei costi per mettere in comune le funzioni di ragioneria che la Provincia non ha più. Potete continuare a fare la parte di quelli che dicono che ‘avete aumentato le tasse e spendete per i dirigenti’ – ha proseguito l’assessore -, ma negli anni la spesa per il personale è diminuita di quasi 8 milioni di euro e un bravo dirigente si ripaga lo stipendio. Il giochino che vuole che ogni volta che c’è una spesa questa sia inutile e che sono state aumentate le tasse io non lo accetto”.
Ma era solo il preludio, il caldo vero è arrivato sulla domanda relativa alla chiusura della piscina coperta di via Bacchelli e sulla relativa risposta dell’assessore Simone Merli. Quest’ultimo ha sostanzialmente spiegato che i lavori richiesti per la sua messa in sesto (600mila euro) andavano “al di là della normale manutenzione straordinaria” e, quindi, “è stato ritenuto opportuno non proseguire”. Accesa la risposta di Fornasini: “L’impianto lasciato al degrado con una strategia del Comune completamente sbagliata”, ha accusato scatenando le ire di Merli e, soprattutto, di Aldo Modonesi che ha più volte interrotto l’intervento conclusivo del consigliere di opposizione. La diatriba è stata tale da dover sospendere per qualche minuto la seduta, con Modonesi – più avanti si è scusato – che si è avvicinato al banco di Fornasini, fino a sedersi a fianco, per scambiarsi le reciproche posizioni in materia.
Tornata la calma la vena polemica del consigliere azzurro è però rimasta anche per l’ultimo quesito, quello sui premi al direttore Asp. L’assessore Roberto Serra ha risposto riepilogando la grande fatica di Asp nel garantire comunque servizi più che necessari anche di fronte ai continui tagli, evidenziando come i premi di risultato vengano decisi dal Cda in base al programma annuale e agli obiettivi. Una risposta giudicata non soddisfacente da Fornasini: “Ancora una volta l’assessore non risponde nel merito delle domande. Chiedevo di conoscere sulla base di quali risultati e obiettivi fossero stati erogati i premi di risultato, perché se un direttore di un azienda chiude i bilanci con oltre 3 milioni di buco non gli si dà il premio”.
Dopo è tornata la calma ma su Facebook lo stesso Fornasini commenta in modo molto duro: “Anche oggi il presidente del Consiglio comunale ha dovuto sospendere la seduta in quanto la maggioranza e soprattutto la giunta mi hanno interrotto mentre intervenivo per contestare alcune scelte del Comune di Ferrara. Questa è la democrazia, la tolleranza e il rispetto del Pd verso l’ opposizione e verso chi la pensa diversamente. Questo dimostra che stiamo facendo bene il nostro lavoro e stiamo dando fastidio”.