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25 Giugno 2015
La manifestazione è entrata nel vivo e si svolgerà fino al 27 giugno

Mostra del nuovo cinema di Pesaro nel nome di Pasolini

di Redazione | 4 min

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mostra cinema pesaroLa Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro compie 50 anni e, diretta fino allo scorso anno da Giovanni Spagnoletti, è ripartita, quest’anno con la direzione artistica di Pedro Armocida, collaboratore della stessa da tempo.

Un nuovo “Nuovo Cinema” – se si passa il calembour – viene prospettato, per declinare in modo diverso l’espressione delle origini legandola alle forme più giovani ed innovative del linguaggio cinematografico contemporaneo.

Per farlo, la Mostra, che è entrata nel vivo e si svolgerà fino al 27 giugno, moltiplica i suoi spazi, aggiungendo a quelli tipici una nuova sala nel Teatro Sperimentale intitolata a Pier Paolo Pasolini, di cui ricorre quest’anno il 40° dalla scomparsa, e sfruttando il Centro Arti Visive Pescheria come luogo di incontri culturali e mostre. Il nuovo approccio di questa edizione 50+1 è ben rappresentato dall’Evento Speciale, come sempre dedicato al Cinema Italiano, quest’anno intitolato Esordi italiani, cioè gli anni Dieci al cinema, che riunisce le venti opere prime italiane più interessanti prodotte dal 2010 a oggi, tra commedie, ibridazioni tipo docufiction e opere di attori passati dietro la macchina da presa. A completare questo articolato programma si aggiungono una preziosa pubblicazione e una tavola rotonda per fare il punto sulle ultime tendenze del cinema italiano. Mantiene inalterata la sua formula il Concorso Pesaro Nuovo Cinema che mette in competizione sei film di giovani autori emergenti provenienti da tutte le parti del globo.

Un punto d’onore son quest’anno le storie incentrate sull’universo femminile come l’argentino La mujer de los perros, un ‘quattro mani’ di Laura Citarella e Verónica Llinás, il cileno La madre del cordero di Enrique Farías e Rosario Espinosa, l’iraniano A Minor Leap Down di Hamed Rajabi e Petting Zoo di Micah Magee dagli Stati Uniti.

L’Europa è rappresentata dal francese Un jeune poéte di Daniel Manivel e dall’italiano Terra di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani. Per la prima volta a decretare il vincitore sarà una giuria, presieduta da Francesca Neri, composta da studenti provenienti dalle università e dalle scuole di cinema. Si preannuncia più ricco che mai anche il Cinema in Piazza, con il quale la Mostra avvicina il cinema di qualità al grande pubblico grazie alle proiezioni in Piazza del Popolo. Imperdibile il film di apertura, Lo squalo di Steven Spielberg che compie quarant’anni e sarà presentato in versione originale. Non da meno le altre serate con gli ultimi lavori di Krzysztof Zanussi (film girato in parte ad Ancona e sul Conero) e Paul Vecchiali, protagonisti anche di incontri col pubblico, e l’anteprima internazionale di La nostra quarantena, l’ultimo film di Peter Marcias. La personale di quest’anno è invece dedicata al poliedrico artista turco Tayfun Pirselimoğlu, regista, pittore e scrittore che nei suoi film ha raccontato con sguardo antropologico e realistico le realtà periferiche del suo paese sin dall’esordio nel 2001 fino al più recente I’m not him, premiato anche a Roma.

Lo sguardo al passato, invece, è stato suggerito dall’anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, che cinquant’anni fa formulava proprio a Pesaro il suo “cinema di poesia”. La Mostra gli rende omaggio ripresentandone i lavori più importanti e dedicandogli una tavola rotonda per ripensare al ruolo che ha e ha avuto nel panorama culturale italiano. Il programma sarà coronato dallo spettacolo teatrale di Pierpaolo Capovilla (Il teatro degli orrori) che interpreterà il suo reading musicale da La religione del mio tempo.

E ancora molto altro con gli eventi speciali dedicati a La dolce Siria di Ammar Al-Beik e a Gianni Amico, i consueti Sguardi femminili russi con la presentazione di quattro opere prime, il programma Corti in Mostra sul meglio dei corti italiani d’animazione dell’ultimo anno, gli incontri al Centro Arti Visive con la mostra dedicata a Lino Miccichè, l’emissione filatelica per i 50 anni della Mostra il 22 giugno e la nuova iniziativa Premio Pesaro Nuovo Cinema, dedicata al miglior libro di cinema del 2014. La sigla del festival è stata realizzata da Chiara Malta, mentre il manifesto è opera di Alessandro Gottardo.

Tra gli eventi del festival si vuole qui puntualizzare, particolarmente, l’Omaggio a Pasolini nostro contemporaneo – Pasolini pesarese.

A quarant’anni dalla tragica scomparsa e a cinquanta esatti dalla sua presenza al primo dei convegni organizzati dalla Mostra e dedicati alla critica e alla semiologia cinematografica, dove Pier Paolo Pasolini lesse la sua relazione introduttiva Cinema di poesia subito diventata famosa, il festival vuole rendere omaggio a uno dei massimi artisti e intellettuali del secolo scorso. Sarà, quindi, presentata – in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna – un’ampia selezione dei suoi film (Accattone, 1961; La ricotta, 1963; La rabbia, 1963 nell’edizione con materiali inediti presentata da Istituto Luce, Cineteca di Bologna e Gruppo Editoriale Minerva Video; Uccellacci, uccellini, 1966; Edipo Re, 1967; Porcile, 1969; Il fiore delle Mille e una notte, 1974; Salò o le 120 giornate di Sodoma, 1976) e una tavola rotonda (coordinata da Bruno Torri con Adriano Aprà, Pedro Armocida, Roberto Chiesi, Gianni D’Elia, Giacomo Marramao, Andrea Minuz, Stefania Parigi, Stefano Rulli, Piero Spila) che metterà al centro della discussione sia l’importanza e l’originalità dell’apporto da lui dato agli studi cinematografici con le tre relazioni pesaresi, sia l’attualità del suo pensiero e del suo impegno civile.

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