Cronaca
30 Maggio 2015
Sindaco e prefetto firmano il protocollo d’intesa: “Grande alleanza nella repressione della criminalità”

Rinnovato il Patto per Ferrara sicura

di Elisa Fornasini | 3 min

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OLYMPUS DIGITAL CAMERA“I problemi di sicurezza non possono essere affrontati in un’ottica militare ma integrata: accanto agli interventi delle forze dell’ordine è strategico il rapporto con l’amministrazione e la collaborazione con cittadini e associazioni: bisogna fare squadra e creare una grande alleanza per ottenere un risultato incisivo nella repressione della criminalità”. È con queste parole che il prefetto di Ferrara ‘suggella’ il rinnovo del protocollo d’intesa “Patto per Ferrara Sicura”, firmato questa mattina da Michele Tortora e dal sindaco Tiziano Tagliani.

Il documento, siglato per la prima volta nel 2011, non è un mero ‘stampo’ del precedente (rinnovato nel 2013) che secondo Tortora “ha portato risultati nel complesso positivi”, ma mira ad essere un nuovo patto per la città che “rafforzi il rapporto di collaborazione tra istituzioni, enti e società civile”. Per la prima volta, inoltre, il protocollo non avrà valenza biennale ma durerà fino alla fine della legislatura.

Il punto saliente del nuovo patto – alla cui sottoscrizione erano presenti il questore Antonio Sbordone, l’assessore alla Sicurezza Aldo Modonesi e i vertici delle forze di polizia territoriali – è l’approccio sinergico al tema della sicurezza. “Le politiche di controllo e repressione già sperimentate – commenta Tagliani – sono necessarie ma non sono più sufficienti a contrastare una serie di realtà che crea disagio e che non coinvolge solo il quartiere della stazione ma tutto un tessuto urbano che non va sottovalutato, dal centro storico alla zona Doro, da Barco a Pontelagoscuro”.

Per questi motivi sindaco e prefetto condividono il modello di sicurezza partecipata: “Le attività di prevenzione delle forze dell’ordine – sottolinea il primo cittadino – si affiancano a interventi di riqualificazione urbana e alla promozione di politiche sociali perché più diamo spazio all’animazione culturale e sociale per riappropriarci dei nostri luoghi, meno spazio lasciamo al degrado”.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAEntrando nel dettaglio di questa intesa sulla “sicurezza urbana integrata”, sono previsti collaborazioni tra forze dell’ordine e polizia locale, e l’impiego straordinario di reparti di rinforzo alle forze di polizia territoriali per operazioni di controllo del territorio con finalità mirate alla prevenzione della criminalità diffusa ed al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. “Si tratta di una strumento di rinforzo – specifica Tortora – già attivato negli ultimi mesi per interventi straordinari in collaborazione con le pattuglie da Bologna”.

Continueranno anche i “controlli mirati e incisivi sulle attività commerciali da parte della polizia amministrativa”, prosegue il prefetto, “con la richiesta di provvedimenti di chiusura per esercizi pregiudizievoli o che hanno dato luogo a manifestazioni di disordine per evitare che gli esercizi pubblici diventino ricettacolo di sbandati e di attività illecite”.

Tra gli interventi in programma, anche l’incremento della videosorveglianza e attività di formazione “per affrontare atteggiamenti devianti dei giovani” che possono sfociare in violenza come il recente caso della ‘baby gang’ del Mc Donald’s. Continueranno anche i controlli nei parcheggi e nella zona Gad, “oggetto di una presenza massiccia delle forze dell’ordine – ricorda Tortora – e di interventi quotidiani da due anni a questa parte”. “Certi fenomeni, come il piccolo giro di spaccio in zona Gad e Baluardi – spiega il prefetto – non possono essere risolti con un intervento militare, ma con un lavoro di investigazione per scoprire chi sta a monte dello spaccio”.

Prefetto e sindaco non parlano di “percezioni soggettive” ma non invocano neanche lo stato di emergenza. “La situazione non è idilliaca ma è sotto controllo” assicura Tortora, portando ad esempio i dati 2012-2014 “da cui emerge che l’incremento della criminalità in città è inferiore rispetto a quello che avviene nel resto d’Italia”. “Le cose a Ferrara vanno abbastanza bene grazie alla collaborazione tra corpi sociali e forze dell’ordine – chiosa Tortora – ma la situazione che c’era 50 anni fa non tornerà più”.

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