Era accusato di aver picchiato una donna, dopo una cena, ospite della sua coinquilina, con una brutalità tale da averle procurato un aborto avvenuto circa due mesi dopo, nell’aprile 2009.
Il tribunale di Ferrara in composizione collegiale (il presidente Luca Marini e giudici a latere Marco Amore e Debora Landolfi) ha accolto la tesi della procura e ha condannato Elvis Tita Fonyam, 38enne di origine camerunense, imprenditore nel settore delle pulizie e dei traslochi da anni a Ferrara, a 4 anni di carcere, il minimo edittale per tale reato.
La pm, Barbara Cavallo, aveva chiesto 5 anni e 4 mesi con il riconoscimento della recidiva per via di altri precedenti a carico dell’uomo.
L’avvocato difensore – Alessandro D’Agostino – ha già annunciato che presenterà appello: “Manca il nesso di causalità tra le percosse che sarebbero avvenute a febbraio e delle quali secondo noi manca anche la prova, e l’evento aborto avvenuto nel mese di aprile. Non c’era poi la consapevolezza dello stato di gravidanza: la donna era al terzo mese e anche tutti i testimoni hanno affermato la pancia non si vedeva”.