Sport
21 Maggio 2015
Per il presidente problemi di tempistiche e diverse valutazioni sullo staff. Ora si punta alla A1 in 5 anni e alla creazione di un settore giovanile

Fumata nera per Maiarelli, Bulgarelli resta in sella alla Pallacanestro

di Ruggero Veronese | 5 min

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unnamed (40)La trattativa si chiude con una definitiva fumata nera. Fabio Bulgarelli non ha trovato un accordo per la cessione della Pallacanestro Ferrara a Riccardo Maiarelli (che, contattato in separata sede dal nostro giornale, si rivela piuttosto stupito), e resta quindi in sella alla società. “Almeno per i prossimi due anni“, assicura il patron della club, che nel corso della conferenza stampa pone anche traguardi ambiziosi: un percorso che tra cinque anni tagli il traguardo della serie A1, oltre alla creazione di un settore giovanile nel prossimo biennio che possa portare a Ferrara giovani di prospettiva e in grado di rinforzare la prima squadra o di aiutare a ‘fare cassa’ con la cessione a squadre delle leghe minori. Senza dimenticare la suggestiva ipotesi di un John Ebeling dietro la scrivania, in qualità di general manager.

Ma prospettive future a parte, la rivelazione più attesa riguardava appunto il presente della società. A rompere la suspense è l’avvocato di Bulgarelli, Marco Cocchi, che non prende troppe scorciatoie per arrivare al punto: “La trattativa è definitivamente cessata – afferma il legale -. Non tanto per una volontà di rifiutare offerte della controparte, ma più che altro per l’impossibilità di proseguire lungo un percorso che non sarebbe stato brevissimo e che avrebbe potuto far danni alla società”. Il problema insomma, come confermerà Bulgarelli, non starebbe nelle cifre in ballo ma nelle tempistiche, oltre che in una distanza di vedute per quanto riguarda parte dello staff. “Non è colpa di nessuno – premetto il presidente del club -, ma l’offerta è arrivata un po’ tardiva. Non vi nascondo che in queste settimane di trattative, e per questo chiedo scusa ai tifosi, vi è stata una pressione fortissima per risolvere la situazione. La trattativa sarebbe dovuta andare avanti per almeno un altro mese: questi sono i tempi. E c’erano vedute diverse sulla gestione della società, nei confronti di alcuni collaboratori e giocatori“. Un discorso su cui Bulgarelli ritorna anche quando afferma che “la trattativa è stata inficiata dalla mancanza di disponibilità a fare un incontro personale, in quanto l’ingegner Maiarelli è molto impegnato con Confindustria e Fondazione Carife (è presidente di entrambi gli enti, ndr). Una società sportiva ha tempi ben precisi e aspettative precise, ci sono richieste e doveri nei confronti del pubblico e delle amministrazioni a cui bisogna dare risposte, che in questo caso sarebbero arrivate in tempi troppo lunghi”.

Soprattutto questione di tempistiche, quindi, ma in parte anche una distanza di veduta sullo staff, dal momento che Bulgarelli assicura di voler continuare con “lo zoccolo duro” dei propri collaboratori, primo tra tutti il coach Martelossi “che solo un pazzo non riconfermerebbe”. Ma non mancheranno alcuni nuovi ingressi mirati “per adeguarsi alla categoria”. Su questo fronte Bulgarelli rivela un solo nome, ma è di quelli capaci di riaccendere la passione di centinaia di ferraresi: John Ebeling. “Arrivati a questi livelli è fondamentale avere un general manager, anche perchè io ho sempre meno tempo da dedicare a questo compito. Abbiamo la necessità, come squadra che ha delle ambizioni, di affiancarci a un uomo di esperienza e capacità, e John Ebeling è sicuramente uno di quelli che contatterò e che cercherò con tutte le mie forze di portare a Ferrara”.

Con le redini ancora in mano a Bulgarelli, rimane il problema di reperire risorse e sponsor per affrontare le prossime due stagioni, ma a questo proposito il presidente è ottimista: “Stiamo trattando con uno sponsor importante, non lo nego, e in questi giorni abbiamo ricevuto numerose richieste, così come le ha ricevute il gruppo di Maiarelli attraverso i propri contatti. Sono convinto di ‘chiudere’ per il primo sponsor a breve”. Bulgarelli continua assicurando la solidità economica della società: “Ho ricevuto molte telefonate e contatti da società che chiedono di poter portare i propri giocatori a giocare a Ferrara, dove sanno che c’è una società dove si viene coccolati, vezzeggiati e dove si è sempre sicuri al 100% di portare a casa lo stipendio. Dove sanno di poter contare su un centro medico come la Quisisana dove possono andare a mangiare ad allenarsi e a curarsi dagli infortuni”.

Un discorso che introduce un tema molto caro a Bulgarelli, quello sulle nuove attrezzature a cui punta la società. L’avvocato Cocchi conferma infatti l’acquisizione da parte di Bulgarelli dell’ex centro sportivo Kleb, che l’anno prossimo sarà uno dei punti di riferimento per giocatori e staff, mentre il presidente lancia altre due idee: un settore giovanile e la ‘città della pallacanestro’. “Abbiamo un palazzo di proprietà dove ubicare tutti i giocatori e i giovani che vorremmo far venire a Ferrara. Le squadre locali minori in questi anni non hanno prodotto alcun giocatore di grido e in questo dobbiamo copiare dalla Spal, investendo sui giovani e facendoli esordire in prima squadra. L’obiettivo è portare le nuove promesse in città pagando loro vitto, alloggio e studio, per creare giocatori che possano giocare in Serie A o che possiamo spendere nei circuiti inferiori”. A questo proposito serve però “una sede comune per la società, visto che oggi spendiamo quasi 100mila euro all’anno per far alloggiare i giocatori negli appartamenti in città. Abbiamo bisogno di un punto di riferimento per la Pallacanestro Ferrara, una città della pallacanestro”.

E la compagine societaria? E i rapporti con Maiarelli? Sul primo punto il presidente è netto: “Escludo categoricamente l’ingresso di nuovi soci“. Sul secondo lascia aperta la porta allo storico sponsor (e ormai ex candidato alla sua successione), ma a patto che resti tale: “In questi anni l’ingegner Maiarelli si è fatto ‘un mazzo tanto’ (in realtà il termine non era proprio quello, ndr) per aiutare la Pallacanestro e spero che lo faccia anche l’anno prossimo. In queste settimane ci sono stati dei malintesi, anche per colpa mia, ma questo non lede il rapporto e la serenità tra persone che lavorano da anni per il bene della società”.

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