Eventi e cultura
3 Maggio 2015
Assoluzione da tutti i peccati per coloro che prenderanno parte alle celebrazioni del "Giubileo ferrarese"

Negri offre l’indulgenza per i 10 anni di episcopato

di Ruggero Veronese | 4 min

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unnamed (27)Per celebrare i dieci anni di episcopato del vescovo Luigi Negri, la diocesi di Ferrara ha voluto fare le cose sul serio, dando vita a un’imponente serie di eventi nei prossimi sette giorni, che si intrecceranno e legheranno con quelli del Palio. Messe, concerti e una serata aperta nel cortile del palazzo episcopale, il tutto con tanto di indulgenza plenaria direttamente da Papa Francesco, per chi parteciperà ad almeno una funzione religiosa prendendo parte ai sacramenti. I dieci anni di episcopato di Negri si trasformano quindi per Ferrara in una sorta di ‘piccolo Giubileo’, i cui partecipanti verranno perdonati – almeno secondo la chiesa cattolica romana – da ogni peccato commesso in passato e sollevati anche dalle relative pene ultraterrene del Purgatorio.

Celebrazioni alle quali, secondo lo staff del vescovo, Negri avrebbe ceduto quasi controvoglia. “Se fosse per me farei solo le messe celebrative con le suore di clausura”, ha detto il vescovo durante l’omelia nel santuario delle Carmelitane. E il segretario del prelato, don Enrico d’Urso, parla di un Negri “quasi costretto dai suoi più intimi collaboratori” a dar vita alla settimana di celebrazioni: “Il vescovo è molto schivo caratterialmente – afferma d’Urso -, ma nelle relazioni umane dona tutto se stesso. Il motivo è nel modo in cui fa il suo esercizio spirituale, cioè per costruire un popolo, per fare della chiesa una comunità. E questa si ritrova nel proprio pastore: il Papa e, a livello locale, il vescovo”.

E proprio per rappresentare il coinvolgimento di tutta la città nella serie di eventi, non poteva mancare alla presentazione anche il sindaco Tiziano Tagliani, che ha ribadito la “collaborazione del Comune e della pubblica amministrazione” nell’omaggio episcopato. Rispondendo alle domande della stampa sul proprio rapporto con Negri – con cui non sono mancate le frizioni durante il ‘caso postribolo’ -, il sindaco afferma che “sono relazioni molto serene: sia io che il vescovo, se abbiamo qualcosa da dirci, ce lo diciamo. La recinzione del sagrato? C’è un’ipotesi al vaglio per una recinzione minimale, ma il tema non è di carattere edilizio, ma culturale. A questo proposito è molto positiva la riflessione che stiamo facendo sul Palio e sono contento che il vescovo stia facendo il giro delle contrade: un’esperienza molto importante perchè il vescovo fa riferimento a una funzione educativa, che passa anche per gesti simbolici come la benedizione dei palii”.

Un messaggio che viene raccolto al balzo da don D’Urso: “Confermo che il sindaco ha capito perfettamente il discorso del vescovo – interviene il segretario di Negri -, che si rivolge a una cittadinanza che ha bisogno di essere accompagnato dall’inizio alla fine del suo percorso civico. Io sono convinto che la nostra identità sia una ricchezza e attraverso la condivisione di queste ricchezze si cerca di individuare la via migliore per bene comune. Ecco perchè la politica è la forma più alta di carità”.

Ma vediamo il calendario degli eventi in programma: si parte questa sera (sabato 2 maggio) alle 21 in cattedrale con la messa in occasione della benedizione dei palii, l’offerta dei ceri e l’iscrizione dei campioni delle contrade, mentre domani (domenica 3) si terrà alle 11 una messa nella concattedrale di San Leo (a Rimini) e alle 18 in quella di Comacchio, con a seguire il concerto del Gruppo Mandolinistico Codigorese. Lunedì 4 maggio nell’abbazia di Pomposa si terrà la messa pontificale in occasione della solennità di San Guido Abate, mentre martedì si comincerà alle 7:30 con la messa nella comunità delle benedettine (Sant’Antonio Abate) e alle 18 con il concerto a Palazzo Costabili con il trio di violino (Levinia Soncini), violoncello (Cecilia Zanni) e Debora Villani (pianoforte). Alle 7:30 del 6 maggio si terrà la messa nella comunità delle clarisse; il 7 maggio Negri rivolgerà una predica al clero nell’Abbazia di Pomposa alle 9:15, alle 17:30 eseguirà la messa nella basilica di San Giorgio,dove alle 21 si terrà il concerto del soprano Maria Dragoni. Si chiuderanno gli eventi sabato alle 18 con la messa nel duomo di Ferrara. Rimane fuori dagli eventi venerdì 8, che il vescovo trascorrerà nelle comunità di accoglienze per l’emergenza immigrati, cominciando con un pranzo alla Caritas e terminando con una cena alla comunità ‘Casona’ di Don Bedin.

Per ‘lucrare l’indulgenza plenaria’ (termine tecnico in uso dal clero) durante la settimana di celebrazioni, spiegano i membri della curia, occorrerà assistere a una delle funzioni religiose, confessarsi, prendere parte alla comunione e pregare per il Santo Padre.

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