Foto dal profilo Facebook di Michele Battelli (al centro)

Argenta. Protetto dietro una roccia, mentre una delle tante valanghe di neve staccatesi dall’Himalaya dopo il fortissimo sisma che ha colpito il Nepal scendeva giù. Si è salvato così l’argentano Michele Battelli, manager di Google, che si trovava in missione per riprendere i percorsi sull’Himalaya.

Con lui dietro la salvifica roccia c’era anche uno dei suoi colleghi adventurer, Flo Nagl mentre il terzo compagno di viaggio, Dan Fredinburg, non è riuscito a salvarsi, perdendo la vita presumibilmente per le ferite alla testa. Fredinburg è stato uno dei manager di Google cofondatori del progetto Advenuture  che punta a portare “Street View” (Google Maps) anche nei posti più esotici ed estremi come il monte Everest

A raccontare quanto è avvenuto è lo stesso Battelli su Facebook con poche righe in uno dei suoi pochi post visibili pubblicamente. Nelle stesse ore anche il fratello, Marco Battelli, confermava sempre su Facebook: “Michele sta bene, lui e il suo gruppo sono nel villaggio di Gorak Shep in attesa di capire come poter tornare a casa. Nonostante il grave lutto che ha colpito lui e i suoi amici sta bene”.

In Nepal, proprio a Pokhara, epicentro del terribile sisma, c’era invece la compagna di Michele Battelli, che si è salvata dal disastro: i due sono in attesa di incontrarsi per poter pianificare il ritorno negli Stati Uniti dove sono residenti.