Cronaca
22 Aprile 2015
Tutto per gelosia. A processo per minacce aggravate 45enne ora irreperibile

Picchiò la moglie e le puntò coltello alla pancia

di Redazione | 2 min

tribunale 2La picchiò ferocemente per gelosia, poi le puntò un coltello alla pancia minacciandola di ucciderla. Tutto per una innocua telefonata che lei, operatrice sociosanitaria, aveva ricevuto da un paziente. Era il maggio del 2010 e in una abitazione privata di Ferrara si innescò la furia di Antar Chouaib, 45enne di origini tunisine, contro la moglie.

Lui le prende il telefono e vede un numero sconosciuto. Riempe la donna di domande, non crede alle sue spiegazioni e senza apparente motivo la fa salire in macchina. La porta in via Gramicia, vicino al canile. Qui la fa scendere e la prende a calci e pugni. La costringe a risalire in auto, continua a colpirla e, infine, la riporta a casa.

La donna chiama disperata la madre. Questa si reca a casa dalla figlia, la vede in quelle condizioni e vuole sapere cosa sia successo. Il marito confessa di averla maltrattata, forse si scusa, e la madre credendo che la situazione non possa degenerare ulteriormente torna a casa sua.

E invece Chouaib afferra un coltello da cucina e lo punta alla pancia della moglie gridando “ti ammazzo”. La sopportazione ha superato il livello di guardia. Lei scappa di casa e denuncia il marito. In seguito verrà ospitata in una struttura protetta e seguita dal Centro Donne Giustizia.

È la scena rivissuta ieri in aula davanti al giudice Luca Marini e al pm Stefania Borro, così come l’ha raccontata la vittima. Il marito, difeso d’ufficio dall’avvocato Massimo Soffritti, non c’era. Da qualche tempo è irreperibile. Le ultime notizie, secondo fonti della polizia di frontiera, lo danno in Francia.

Alla prossima udienza a giugno verrà sentita la madre della moglie, per avere conferma della sua versione.

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