Santa Maria Maddalena. Il caos mediatico e politico nato attorno al manifesto che ritrae Alessandra Moretti accanto a delle pornodive è nato da una ‘innocente’ foto scattata a Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo. L’autore si chiama Emiliano, 40 anni, operaio. La sua immagine, postata su facebook e ‘rubata’ da Luca Morisi, consigliere politico di Matteo Salvini, ha fatto il giro d’Italia.
Morisi ha allegato lo scorso 28 marzo all’immagine la frase sessista che ha fatto scatenare la bufera: “Involontarie simmetrie”. Una didascalia che ha scatenato un tourbillon di indignazioni, specie a seguito degli sfottò comparsi nei commenti al post condiviso sulla pagina del gruppo “Matteo Slavini leader”. Pronte le reazioni del Pd, con il segretario regionale del Veneto Roger De Menech, che sul Mattino di Padova online, dichiara: “Il solo fatto che la candidata del centrosinistra sia una donna è per i leghisti un ostacolo psicologico impossibile da affrontare” e chiede le scuse ufficiali del governatore: “Zaia chieda scusa per i continui attacchi sessisti”.
Il riferimento è alle elezioni regionali di maggio, che vedono la Moretti, europarlamentare Pd, sfidare il governatore uscente Zaia. Sul caso è intervenuta anche la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, che su twitter riflette sull’“Essere donne e fare politica. Capiamo che per qualcuno, in Veneto (e non solo) è ancora un problema. La mia solidarietà ad Alessandra Moretti”.
Un inaspettato clamore che ha spaventato lo stesso autore, che in realtà aveva accompagnato la sua foto – pubblicata il 23 marzo, cinque giorni prima della ‘scoperta’ di Morisi – con un innocente “Che dire se questo è il programma della Moretti in Veneto ha già vinto! Ahaha! geniali sti cartelloni!”.
“Quei manifesti – racconta a Estense.com – erano affissi in molti punti a Santa Maria Maddalena, dove abito. Quello che appare in foto era esposto in via Bassa, accanto all’argine del Po. Da parte mia non c’era alcun intento di dileggio, è stata solo una goliardata. E invece è scoppiato il putiferio”. In molti si sono chiesti se si trattasse di un falso, di un fotomontaggio. “Macché fake, tutto vero”. Ora però il manifesto della Moretti è stato coperto da un’altra pubblicità per rimediare all’involontaria gaffe della compagnia di affissioni. “Rimane ancora appiccicato invece – sorride Emiliano – quello dell’Armony di Montemerlo di Bondeno, anche se è scaduto, mah…”. Misteri dell’inserzionistica.