Sport
1 Aprile 2015
I biancazzurri, in un ottimo momento di forma, affrontano i romagnoli nel turno pre pasquale per proseguire la risalita

Spal, esame Forlì

di Federico Pansini | 3 min

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Sorrisi da più parti e, finalmente, un clima di serenità mista ad entusiasmo. In via Copparo sono giornate all’insegna della positività, quelle delle ultime settimane, coincise con l’inversione di rotta e tendenza data al campionato – e più in generale alla stagione – dai ragazzi di mister Semplici.

I numeri del Marzo spallino sono stati impressionanti: 14 punti complessivi su 18 a disposizione, pareggi con Teramo e Prato, vittorie contro Grosseto, Aquila, Pro Piacenza e Ancona. In sei partite – divise equamente tra casa e fuori -, 10 gol realizzati, uno solo al passivo e subìto su calcio di rigore, con l’imbattibilità di Menegatti che dura dalla data del 1 Marzo.

Queste le cifre, che già da sole basterebbero a raccontare di come dopo l’andamento ondivago – e sarà il grande rimpianto, probabilmente, della dirigenza biancazzurra al termine del torneo – della prima metà della stagione, l’arrivo di mister Semplici abbia donato alla Spal nuovo ‘nervo’, nuove certezze, spirito combattivo ed anche quel tocco di serenità in più necessario per tirarsi fuori dal ‘fango’ della bassa classifica nel momento più complicato.

E, di pari passo con i risultati, la squadra è stata capace di trovare la propria identità in campo: i biancazzurri non sono una compagine costruita per giocare un calcio spettacolare – e, lo ribadiamo, non si vedono squadre in Lega Pro capaci di proporre questo tipo di gioco -, vero, ma il merito di mister Semplici è stato quello di aver trovato la giusta quadratura ed una formazione ‘tipo’ capace di mettere in risalto le caratteristiche e le qualità dei singoli.

Si può partire dalla difesa, con Cottafava leader e guida dell’ottimo rendimento dell’ottimo rendimento di tutto il reparto arretrato. Poi la crescita di Lazzari, tornato ai livelli dello scorso anno, Capece di nuovo punto fermo della mediana – a scapito del deludente Togni -, Di Quinzio e Gentile capaci di reinventarsi, Finotto e bomber Zigoni (8 gol in campionato, 6 nelle ultime quattro partite) attaccanti ideali per la Spal di Semplici abili nell’attaccare quanto a sacrificarsi come primi difensori.

Insomma, per il tecnico i segnali sono tanti e positivi, ma l’attenzione e il diktat ancora una volta sono posti sul non commettere più passi falsi da qui alla fine. Non sottovalutare alcun avversario ed impegno. Vincere più partite possibili. Arrivare il più in alto possibile. Significherebbe chiudere nel modo migliore una stagione in parte difficile e deludente e mettere basi concrete per l’anno che verrà.

La Spal – oggi sesta in classifica – per mantenersi nelle prime posizioni della graduatoria che fino all’8° posto garantiscono la partecipazione alla Coppa Italia Tim con le squadre di A e B (obiettivo minimo posto dalla società), deve dunque sfruttare le sei partite che la separano da qui alla fine del torneo. E domani, nel turno anticipato al giovedì per le festività pasquali, i biancazzurri tornano al “Mazza” dopo il tris rifilato all’Ancona in trasferta.

Avversario di giornata il Forlì, più che mai invischiato nella lotta per la salvezza e soprattutto reduce dalla clamorosa quanto meritata vittoria contro l’Ascoli, ex capolista ed oggi dietro al Teramo, nuova prima della classe nel girone B.

L’impresa dei romagnoli dimostra come e quanto il campionato imponga, usando le parole di Semplici, di “tenere le orecchie basse e restare sul pezzo”. Servirà dunque la Spal vista nelle Marche per trovare la quinta vittoria consecutiva e continuare la risalita: decisa, determinata, aggressiva.

In chiave di formazione, il tecnico biancazzurro dovrebbe riproporre lo stesso undici visto al “Del Conero” domenica: anche in termini di condizione atletica, infatti, la squadra sta mostrando segnali importanti.

Rientra dal turno di squalifica Silvestri, e tra i 18 potrebbe tornare pure Filippini.

Fischio d’inizio di Spal-Forlì, giovedì sera, alle ore 20,45.

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