“E poi il Pd non si lamenti se la gente si fa giustizia da sola…”. Il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri, a poche ore dalla maxirissa tra immigrati a San Giuseppe (trenta coinvolti, otto arrestati, un ferito grave), chiede alle istituzioni di adottare il “pugno di ferro” nelle strategie repressive.
“Chiediamo – dice Fabbri – espulsioni a tappeto e pene esemplari. Questa è la mala-immigrazione, frutto di un governo, e di amministrazioni territoriali spesso compiacenti, che, con le proprie politiche di invasione, hanno consentito a qualsiasi delinquente di raggiungere le nostre terre”.
Fabbri chiede “che non si ripeta l’errore di 10 giorni fa, quando un marocchino in fuga su un’auto rubata, che ha travolto un carabiniere, è stato lasciato in libertà”. “I criminali – aggiunge – vanno a nozze con questi scandali della giustizia italiana e con la politica di questo governo, che ha recentemente approvato la depenalizzazione di 157 reati, tra cui il furto. Svuotacarceri, provvedimenti indultivi, sono alibi per i criminali. ‘Ma tanto non ci fanno niente’, sono affermazioni che circolano sempre più spesso tra gli immigrati. E non a caso siamo diventati ‘terra di conquista’ per molti di loro”.
“Non abbiamo più guance da porgere – conclude – ora è tempo di repressione durissima per chi viene nella nostra terra per delinquere”.