Comacchio
31 Marzo 2015
Bastoni, pietre e bottiglie rotte nella "guerriglia" a San Giuseppe. Avevano pranzato insieme alzando tutti il gomito

Maxi rissa, lite degenerata per il troppo alcol

di Redazione | 3 min

carabinieri maxi rissaSan Giuseppe di Comacchio. Bastoni, pietre e bottiglie rotte sono le “armi” utilizzate dai protagonisti della maxi rissa in strada fra due gruppi opposti di rumeni a San Giuseppe di Comacchio, rissa nata per futili motivi complice anche lo smodato consumo di alcol dopo il pranzo domenicale.

E’ quanto hanno potuto finora accertare i carabinieri di Comacchio intervenuti ieri sera sul posto con cinque pattuglie dopo la segnalazione di quanto stava accadendo in via Fiume da parte di alcuni residenti che hanno telefonato al 112. Una volta sul posto, i militari, supportati anche dal personale della polizia stradale di Codigoro giunto a dare manforte, hanno accertato la presenza di una rissa in atto tra una ventina di persone che si stavano fronteggiando colpendosi violentemente con oggetti e bastoni. All’arrivo delle forze dell’ordine si è verificato un fuggi fuggi generale. A terra giaceva un uomo di 37 anni, C.V., con vistose ferite al volto, che è stato fatto soccorrere dal personale del 118 e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale del Delta di Lagosanto, dove si trova ricoverato in prognosi riservata e dove i sanitari gli hanno riscontrato ferite lacero contuse, trauma cranico e frattura della mandibola.

Nelle concitate fasi dell’intervento, i militari hanno anche visto un uomo, T.F., che ha colpito più volte alla testa una donna, T.P., fino a quando non è stato a sua volta colpito alla testa da un altro contendente rimanendo tramortito. Subito trasportato tramite il personale del 118 al pronto soccorso dell’Arcispedale S. Anna di Cona, l’uomo è stato medicato dai sanitari che gli hanno riscontrato un trauma cranico e ferite lacero contuse, giudicandolo guaribile con prognosi di 10 giorni. Alcuni giorni di prognosi anche per la donna che era stata colpita.

Nonostante il fuggi fuggi generale, numerose persone sono state fermate e accompagnate negli uffici del Comando Compagnia carabinieri di Comacchio per le operazioni di identificazione e per ricostruire lo svolgimento dei fatti. Nel corso di un accurato sopralluogo eseguito sul luogo della maxi rissa,  sono stati rinvenuti abbandonati tre bastoni e un collo di bottiglia, tutti utilizzati nel corso della rissa dai contendenti e, quindi, sottoposti a sequestro. E’ facile immaginare che in mancanza dell’immediato intervento dei carabinieri la situazione avrebbe potuto degenerare ulteriormente, viste anche le condizioni di alterazione dovuta all’alcol dei protagonisti, che si erano ritrovati insieme a pranzo e avevano esagerato con il bere, continuando a “carburare” per tutto il pomeriggio fino alla rissa scoppiata attorno alle 19.45.

Otto persone, che avevano partecipato attivamente al tafferuglio, sono state tratte in arresto e trattenute nelle camere di sicurezza per essere sottoposte, nel primo pomeriggio di ieri, al processo per direttissima presso il Tribunale di Ferrara. Si tratta di P.T., 39enne pregiudicato, T.T., 38enne incensurata, C.T., 33enne pregiudicato, S.T.,34enne pregiudicata, F.T. 24enne pregiudicato, F.T.,21enne pregiudicato, E.T. 33enne incensurata, P.T., 45enne pregiudicato, tutti, come detto, di origine romena.

Sull’episodio che ha destato profondo allarme nella comunità di San Giuseppe e nell’intero territorio comunale è intervenuto il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, che ha voluto ringraziare le forze dell’ordine: “Ringrazio i carabinieri e i poliziotti che sono intervenuti e che tutti i giorni sanno quando escono, ma non quando (e se) rientreranno. E ora, a scrivere decine e decine di pagine e relazioni che non si sa bene dove finiranno. Finché in Italia malviventi, ladri e truffatori se la caveranno con un buffetto, non potrò dire di vivere nel Paese che i nostri padri costituenti avevano pensato. Un sentito ringraziamento per tutto quello che le nostre forze di polizia fanno per noi ogni giorno”.

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