Cento. Il consigliere comunale di opposizione Marco Mattarelli torna a criticare a tutto campo il bilancio 2015 del Comune di Cento, che giudica “fantasioso”, e annuncia un’iniziativa pubblica a XII Morelli, con banchetto e manifesti, “con un gruppo allargato per informare i cittadini e anche per aggiornarli sul costo delle scuole nuove che la giunta Lodi si vanta di costruire”.
Non è la prima volta che Mattarelli insorge contro il bilancio e anche questa volta il suo attacco si rivolge innanzitutto all’operazione di Casa Pannini. “Il bilancio 2015 – riferisce infatti il consigliere – ripropone l’operazione di vendita dell’area Luigi Tenco, un bel polmone verde che potrebbe diventare parco di 11.700 metri quadri, al fine di finanziare l’acquisto di casa Pannini per 850.000 euro. Ritengo tutto ciò ignobile e ribadisco di avere già presentato un esposto in procura”.
Se la prende poi con il previsto incremento della Tasi fino al 4,9 per mille, “con un introito di 6,2 milioni contro i 3,150 milioni previsti nel 2015. Si spendono nei settori istruzione, cultura e sociale 17 milioni di euro”. “Il bilancio consolidato (comprese le partecipate Cmv e Ente Fiera) – continua Mattarelli – viene rinviato al 2016 anno di elezioni: il sindaco spera di riuscire a evitare di dire ai cittadini che il debito consolidato della città è di circa 100 milioni di euro (banche più fornitori) tentando di scindere, conferire, trasformare la Cmv in complesse e fantasiose operazioni societarie con Area e Soelia. Soluzione pasticciata e confusa, meglio era privatizzare la Cmv come proposi nel mio ordine del giorno del 27 marzo 2012”.
Mattarelli prosegue: “Non pagheremo mutui per 1,9 milioni che sommati ai 630mila euro che la Regione ci passerà ancora per il 2015, come ultimo anno, per pagare l’affitto della scuola di Corporeno crea la necessità di trovare copertura per 2,6 milioni di spese correnti aggiuntive nel 2016. Il piano triennale delle opere pubbliche e di vendita degli immobili pubblici è fantasia, una liturgia che si protrae di anno in anno con ritardi ormai quinquennali”.