Eventi e cultura
16 Marzo 2015
L'immobile ha ricevuto l'agibilità. Maisto: "Una bellissima notizia". E Franco Pulvirenti detta la linea artistica

Il Teatro Nuovo riapre, le anticipazioni della stagione

di Ruggero Veronese | 4 min

teatro nuovoDopo la fine della gestione di Giovanni Fava e i processi verso il vecchio proprietario, dopo i danni del terremoto e i lunghi lavori di recupero dell’immobile, il Teatro Nuovo si appresta finalmente a riaprire il pubblico. La voce era già nell’aria da tempo, al punto che il nuovo e assai noto direttore artistico Franco Pulvirenti da mesi aveva cominciato a contattare artisti, uomini di spettacolo e gruppi musicali per cominciare a discutere dei futuri eventi. Impossibile però fino a pochi giorni fa programmare date precise: non fino al definitivo via libera da parte della commissione tecnica (composta da Comune, vigili del fuoco, Asl, vigili urbani e professionisti incaricati) che doveva concedere l’agibilità alla sala. Ma oggi, terminato questo ultimo passaggio, la prossima riapertura del Teatro Nuovo è finalmente una realtà.

Una grande soddisfazione per l’attuale proprietà della Teatro Nuovo Srl, guidata dall’imprenditore Giovanni Di Matteo e dal figlio Alessandro, che dopo anni sono riusciti a risanare la struttura dalle condizioni in cui era stata lasciata dalla precedente gestione. Vicende che hanno lasciato anche strascichi giudiziari: dal processo per appropriazione indebita verso Fava, condannato per essersi impossessato dei 24mila euro di incassi di due spettacoli della stagione 2011-12, a quello tuttora in corso che vede l’ex proprietario imputato per danneggiamento aggravato, con l’accusa di aver provocato seri danni al mobilio e ai rivestimenti della sala durante il turbolento e repentino trasloco delle sue proprietà.

Tutti fatti che oggi, finalmente, appartengono al passato. Lo conferma lo stesso direttore artistico Pulvirenti – noto a livello nazionale e non solo per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Anna Oxa, Gianni Morando od Orietta Berti – che rivela a Estense.com quale sarà l’indirizzo della nuova gestione. Le parole chiave sono sinergia e collaborazione: sia con la città e le istituzioni, per le quali il Nuovo tornerà a essere un importante sede di eventi e manifestazioni (il pensiero va subito al festival di Internazionale), sia con il Teatro Comunale, con il quale Pulvirenti propone di “non pestarci i piedi a vicenda” e di dar vita a un’offerta artistica il più diversificata possibile.

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Le condizioni del teatro dopo la fine della precedente gestione

Avremo un’impronta più ‘giovane’ rispetto al Teatro Comunale – spiega il direttore artistico -, con molto spazio anche per la musica leggera o per il teatro comico, anche se nemmeno noi disdegneremo qualche spettacolo più classico di opera o prosa”. Pulvirenti non si scopre ancora sulle tempistiche, ma fornisce già una prima anticipazione sui futuri artisti: “Diciamo che fino a questo momento i contatti erano a livello di ‘pour parler’, perchè finche non avevamo i permessi non si potevano prendere impegni con artisti o compagnie. Tra gli spettacoli che ho in mente c’è il ritorno a Ferrara di Massimo Ranieri, che ci ha confermato l’interesse, con il Riccardo III di Shakespeare”.

Riguardo alla precedente gestione Pulvirenti si schiera al fianco dei Di Matteo nella causa contro Fava, spendendo parole di critica verso l’ex proprietario. “C’è stato un tentativo di archiviazione da parte della magistratura nella causa per danneggiamento, ma ci siamo opposti, visto che tra le altre cose il teatro è anche sotto la tutela dei Beni Culturali. Che si chiami Teatro Nuovo o Colosseo resta sempre un patrimonio tutelato, e come tale va trattato“. Assai positivo invece il giudizio verso l’amministrazione comunale: “Ci siamo trovati molto bene: ho conosciuto il sindaco solo una volta ma con l’assessore Massimo Maisto si è creato un bel rapporto di collaborazione. Le sue origini sono proprio legate al mondo della cultura e all’organizzazione di spettacoli e conosce le operazioni che ho curato in passato. Si è instaurato un ottimo feeling”.

Maisto, dal canto suo, si mostra assai soddisfatto del recupero di un pezzo storico della città: “È una bellissima notizia per tre motivi. Innanzitutto il ‘Nuovo’ ha sempre ospitato spettacoli come operette, cabaret e concerti, e quindi può arricchire l’offerta e programmare attività che spesso non trovano spazio al Comunale. Poi abbiamo sempre affermato l’importanza del ruolo dei privati nella cultura, quindi siamo contenti di vedere dei privati investire in questo progetto. Infine dobbiamo considerare che uno spazio di quel tipo in pieno centro, in condizioni dismesse, tra qualche anno sarebbe diventato un problema notevole. Noi siamo impegnati nel trovare soluzioni per il Teatro Verdi ed è positivo sapere che intanto anche il Nuovo può ripartire. Tra l’altro si tratta di una sala da 800 posti che prima mancava nel centro e che può dare tante risposte a progetti ed eventi che nella Sala Estense non possono trovare spazio, come il festival di Internazionale“. Una linea che Pulvirenti sottoscrive senza pensarci due volte: “Il teatro apre per la città di Ferrara… e non solo: questa sarà la mia politica”.

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