Masi San Giacomo. Il gruppo consiliare di minoranza interviene in merito alla questione sorta a seguito della volontà di Poste Italiane di chiudere l’agenzia di Masi San Giacomo esprimendo un “profondo e sentito disappunto, per scelte meramente economiche e discriminanti”.
Il gruppo Insieme per i Masi sostiene di aver già vissuto in passato una analoga situazione che riguardava sempre la minacciata chiusura delle poste. “Tale minaccia – dicono i consiglieri Massimo Pezzuolo, Marco Rizzati e Luca Signorini – fu risolta a livello politico mediante l’azione congiunta dell’allora sindaco Rescazzi e del signor Giuliano Barboni che si fece portavoce della popolazione di Masi San Giacomo”.
L’invito del gruppo consiliare è quindi rivolto all’attuale sindaco di Masi Torello, Riccardo Bizzarri, a “provare a ripercorrere la via che porta all’ambito politico, interessando tutti i rappresentati ferraresi in Regione, in Parlamento, edal Governo (onorevole Franceschini), che facciano pressioni alla direzione delle Poste Italiane”.
Una prima alternativa in caso di risposta negativa, ipotizzano i consiglieri, sarebbe quella di “proporre il mantenimento dello status-quo, in accordo con il comune di Voghiera, unificando il servizio postale alternato, cioè ogni settimana tre giorni a Masi San Giacomo e tre giorni a Montesanto, permettendo ai cittadini meno abbienti e soprattutto agli anziani di usufruire di un servizio quasi insostituibile”. Ultima alternativa proposta da Insieme per i Masi, l'”istituzione di un bus-navetta incentrando il servizio nei primi due-tre giorni del mese in occasione della riscossione delle pensioni, poiuna-due volte settimanali per le altre incombenze, il tutto coordinato con il personale dell’agenzia di Masi Torello”.