Cronaca
6 Febbraio 2015
Il quotidiano Usa riprende il caso lanciato dal nostro giornale: “Sempre più medici si rifiutano di praticarlo”

Crisi e aborto. Il vescovo da Estense.com finisce sul Washington Post

di Marco Zavagli | 3 min

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negriLe parole del vescovo Negri su aborto e omofobia, riportate in esclusiva lunedì scorso da Estense.com, finiscono sulle pagine del blasonato Washington Post. Con un articolo a firma Rick Noak, il quotidiano americano riprende quanto scritto dal nostro giornale e finito poi (spesso senza citare purtroppo la vera fonte) sulle cronache locali e nazionali: “L’economia italiana è stata in difficoltà da anni – si legge sul WP -, con i giovani laureati in fuga all’estero per trovare lavoro, e le prospettive di crescita che rimangono deboli. Tutto questo avrebbe potuto essere evitato se l’aborto fosse stato vietato, secondo Luigi Negri, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, arcidiocesi vicina a Bologna”.

Questa la sintesi del virgolettato comparso su Estense (“La legge contro l’omofobia è un delitto contro Dio e contro l’umanità. La legge sull’aborto invece non ha consentito di venire al mondo ad oltre sei milioni di italiani e la scarsità di figli ci ha fatto sprofondare in questa crisi economica”), ripreso il giorno successivo dal consigliere Leonardo Fiorentini di Sel e dai Giovani democratici del Pd per prendere le distanza da tali affermazioni”.

A commento dell’uscita del vescovo ciellino, “una sorpresa per molti”, il Washington Post ricorda come in gennaio il tasso di disoccupazione – direttamente collegabile alla crisi – sia salito “a un livello record del 13,4%, di gran lunga superiore alla media europea dell’11,5%”. Nel forzato parallelismo con l’aborto, diventato legale in Italia con la legge “relatively liberal” del 1978, il quotidiano fa presente che la legge 194 “gode ancora di un forte sostegno politico”, dovuto in parte alla possibilità di debellare con essa il pericoloso fenomeno degli aborti clandestini, “una delle principali cause di morte tra le donne in Italia – ricorda Noack – prima che la legge venisse approvata”.

Ma l’influenza della Chiesa si è fatta sentire anche successivamente. Lo dimostra “il sempre maggior numero di medici che in anni recenti si rifiuta di eseguire interruzioni di gravidanza, costringendo le gestanti a cercare aiuto all’estero o da amici e familiari inesperti nella procedura medica da seguire”. Tanto che il nostro Paese presenta una delle medie di aborti più bassa d’Europa, senza contare i “casi segreti”.

L’articolo prosegue ricordando le aspre critiche ricevute da Negri, citando l’“intellettualmente molto disonesto sostenere tesi senza alcun fondamento” dei Giovani del Pd.

Viene poi il capitolo sulla legge contro l’omofobia, appellato come un crimine contro l’umanità dal vescovo. Qui viene in soccorso un sondaggio del Pew Research relativo al 2013, secondo il quale “il 74 per cento degli italiani – 9 punti in più rispetto al 2012 – ha dichiarato che la società dovrebbe accettare l’omosessualità”.

La stessa rilevazione statistica sonda anche l’umore degli italiani in tema di aborto: “solo il 36% della popolazione nel 2014 ha dichiarato o che l’aborto non è una questione morale o che è accettabile”.

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