Lettere al Direttore
1 Febbraio 2015

Lo specchietto per le allodole della finta geotermia

di Redazione | 2 min

Egr. Direttore, le invio una breve personale relazione in merito ad una tavola rotonda tenutasi Venerdì 30 Gennaio presso la sala conferenze del Museo di storia Naturale.

Come le allodole, attirate dagli specchietti, così fui attirato dal “tam tam” mediatico di una conferenza, con pubblico dibattito, presso una sala del museo di storia naturale in considerazione degli interessanti temi che sarebbero stati trattati. Purtroppo, a mio parere, gli argomenti dei vari relatori sono stati il richiamo e il contorno per quello che effettivamente premeva a chi aveva organizzato l’incontro: la geotermia, o meglio, anche se in forma sottintesa, la mancata centrale “fintamente geotermica” nel Parco Urbano di via Conchetta!

A distanza di due mesi, dalla dichiarazione di Hera, riguardante la rinuncia o sospensione del progetto, dopo questo, sorgono spontanee alcune congetture: cui prodest? A chi giova tutto questo? Perchè questo improvviso rigurgito? Insomma, arieccoli!

Ad alcuni è sembrato che le truppe di retroguardia degli interessi della grande multiutility, ammantate dalla loro reputazione scientifica e professionale, fossero tornate a soffiare, a mò di avvallo, sulle braci della geotermia; il tono pacato e professorale, voleva, tra gli altri, una volta per tutte, finalmente ammansire, gli ottusi e disinformati, sparuti rappresentanti dei Comitati ivi presenti.

Nel breve tempo consentito per il dibattito, fu presto chiaro, anche a noi poco pronti, che il loro grande rammarico era stato l’abbandono del progetto “fintamente geotermico nel Parco Urbano”! Con foga oltremisura, sentenziarono che a causa di ciò era stata persa una grande opportunità di sviluppo e miglioramento ambientale per la città.

Patetico fu il voler essere sordo alle nostre rispettose obiezioni del Prof. Bondesan e a nulla servì rimarcare che noi non eravamo mai stati contro la geotermia in quanto tale, ma contro questo progetto legato anche al potenziamento dell’inceneritore di via Diana; il quale dalle 130000 ton. autorizzate sarebbe passato ad oltre 200000 ton. (prevalentemente avute da fuori regione) e certamente non avrebbe contribuito alla riduzione dell’inquinamento atmosferico in città.

A tal proposito non ricordo di aver mai sentito alcun commento contrario dei Prof. Santarato e Bondesan riguardante la questione Turbogas!

Alla fine, a microfoni spenti, i toni si sono smorzati e la cordialità è ritornata.

Ringraziandola per la disponibilità e non volendola tediare ulteriormente, la saluto cordialmente.

Marco Piva

Comitato FerrAriaSalute

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