Per Paolo Spath, consigliere comunale FdI-An, c’è una disparità di trattamento dello Stato italiano nei casi di sequestri di persona compiuti in Italia e all’estero, riferendosi alla liberazione delle due italiane sequestrate dai ribelli siriani e alla vicenda dei due Marò, per i quali la privazione della libertà, secondo Spath, sarebbe da paragonarsi a un “un vero e proprio sequestro di persona”.
Sul tema Spath ha presentato un ordine del giorno che, se approvato, impegnerebbe la giunta comunale a promuovere azioni nelle sedi opportune per stimolare Parlamento e Governo a porre rimedio a questa “disparità di trattamento” che vede lo Stato pagare riscatti con soldi pubblici quando il sequestro avviene all’estero mentre, se il sequestro fosse avvenuto in Italia, scatterebbe per legge immediatamente il blocco dei beni del sequestrato e della famiglia per impedire il riscatto.
Il consigliere comunale vuole inoltre in questo modo impegnare la giunta a sollecitare l’Assemblea Legislativa Regionale, il Parlamento e il Governo “per la liberazione immediata dei due ostaggi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, preferibilmente attraverso la modalità diplomatica, senza peraltro escludere qualsiasi altra opzione che richieda l’impiego di forze operative”, esponendo inoltre all’esterno del Comune di Ferrara “uno striscione di solidarietà nei confronti dei due Fucilieri di Marina ostaggi in India”.