Eventi e cultura
15 Gennaio 2015
Presentata la sinergia culturale e turistica tra le due città in occasione delle due mostre sull’artista ferrarese

Ferrara e Forlì unite nel nome di Boldini

di Redazione | 4 min

boldini conferenzadi Marcello Celeghini

Una collaborazione culturale e turistica tra Ferrara e Forlì nel nome di Giovanni Boldini. Questa è la novità che vedrà le due città emiliano romagnole integrate tra loro in occasione delle mostre sul pittore ferrarese che a breve apriranno i battenti. Sono state presentate congiuntamente, nella sede dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna a Bologna, le mostre “L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis” che si terrà a Ferrara a partire dal prossimo 31 gennaio, e “Boldini. Lo spettacolo della modernità” che sarà visitabile dal 1 febbraio al 14 giugno ai Musei di San Domenico a Forlì.

Saranno due mostre parallele e interconnesse a cominciare dalla reciproca scontistica sui biglietti di ingresso: chi si recherà in una delle due sedi museali , con il biglietto di ingresso dell’altra, beneficierà dell’ingresso ridotto. Sia a Forlì che a Ferrara i visitatori troveranno le indicazioni e il materiale espositivo di entrambe le mostre ed entrambi i siti web saranno interconnessi tra loro. Tanti punti in comune ma anche qualche differenza tra le due esposizioni. A Ferrara “L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis” si configura come una esposizione stabile che durerà almeno per tre anni, fino a quando non saranno ristrutturate e ripristinate le Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari, chiuse all’indomani del sisma del 2012. L’esposizione delle opere di Boldini e De Pisis nel Castello Estense intende riconsegnare ai cittadini e ai turisti un patrimonio che altrimenti rimarrebbe depositato in magazzino e rappresenta un momento cruciale nella riscoperta e nella promozione artistica di uno dei maggiori esponenti della Belle Epoque.

“Boldini. Lo spettacolo della modernità” invece si presenta, per qualità e numero di opere, come la più grande retrospettiva mai dedicata all’artista ferrarese. Saranno riunite a Forlì ben 240 opere di Boldini arrivate dai più prestigiosi musei del mondo come il Musee d’Orsay, Museo del Prado e la Galleria degli Uffizi. Importante è anche il numero di opere prestate da Ferrara alla mostra di Forlì: 34 opere in tutto, di cui 8 dipinti, 2 pastelli, 4 acquerelli e 20 disegni. “Questa è la decima mostra realizzata a Forlì grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e al Comune.- dichiara il curatore della mostra Gianfranco Brunelli- Abbiamo radunato circa 200 opere di Giovanni Boldini più cinquanta ulteriori opere per dare la possibilità al visitatore di fare confronti. Le altre opere sono di altri grandi artisti dell’Otto-Novecento come Amedeo Modigliani e Francisco Goya. Sarà un tuffo nella Belle Epoquè, un periodo che si credeva spensierato e felice e che invece non era altro che il preludio dei più grandi disastri dell’umanità”.

Altra nota positiva per Ferrara è che, grazie all’esposizione delle opere di Boldini e De Pisis, verranno riaperti al pubblico i pregevoli Camerini di Alabastro che, restaurati anni fa, erano rimasti inaccessibili in attesa di capire come valorizzarli. “I Camerini di Alabastro, ovvero gli appartamenti privati del duca Alfonso I, ospiteranno le opere di Filippo De Pisis- spiega la curatrice della mostra ferrarese Maria Luisa Pacelli- che per tematica e dimensione meglio si intonano all’atmosfera intima dei Camerini. In una delle stanze sarà anche possibile ascoltare Filippo De Pisis descrivere, in una registrazione, la sua visita allo studio di Boldini a Parigi. La parte dell’esposizione dedicata a Giovanni Boldini invece sarà collocata nei saloni di rappresentanza e di governo all’interno del Castello Estense e sarà composta da un centinaio di pezzi. La mostra durerà presumibilmente tre anni ma nel corso di tutto questo tempo verrà cambiato più volte l’allestimento per rendere la mostra sempre appetibile”.

Grande la soddisfazione degli amministatori delle due città per questa alleanza boldiniana. “Ferrara ha la responsabilità di portare avanti le politiche che favoriscono il turismo e la tutela dei propri beni artistici. Le grandi mostre che da decenni hanno reso Palazzo Diamanti famoso in tutto il mondo- spiega il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani- sono fondamentali per la città. ‘L’Arte per l’arte’ è un allestimento ambizioso ed attento che avrà, oltre ad un grande successo di pubblico (sarà un unico biglietto anche per la visita al Castello Estense), anche il favore della critica. Il 2015 sarà un anno importante per gli appassionati di arte: tra pochi mesi inaugureremo ‘La Rosa di Fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì’ mentre il prossimo novembre partirà la mostra ‘De Chirico a Ferrara 1915-1918”. Sulla stessa linea anche il commento del primo cittadio forlivese. “Forlì a differenza di Ferrara non ha una storia decennale alle spalle nell’organizzazione di grandi mostre, – dichiara Davide Drei-solo recentemente grazie al maxi investimento che l’amministrazione ha fatto per restaurare il complesso di San Domenico e San Giacomo siamo arrivati a poter offrire una location perfetta per questo tipo di esposizioni. Siamo contenti di questa sinergia creatasi con Ferrara, speriamo che possa andare anche oltre l’organizzazione delle due mostre. Forlì continuerà ad investire nelle grandi mostre perché crediamo che possano essere di forte richiamo turistico a beneficio degli operatori del settore e di tutta la collettività”.

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