«Chiediamo alla Regione di non recepire la direttiva dell’Aci, che si rifà alla Legge di stabilità 2015, che impone ai possessori di auto e moto storiche, ultraventennali e di interesse storico e collezionistico, di pagare il bollo». A chiederlo, all’unisono, è il gruppo assembleare regionale della Lega Nord, primo firmatario Stefano Bargi.
Perché queste auto fiammanti, che ricordano un’epoca passata sono esemplari spesso unici, i quali hanno di norma come unica funzione quella di dare valore a raduni motoristici di appassionati, o di abbellire con la loro presenza l’atrio di qualche museo dell’automobile. La cui storia si lega indissolubilmente con quella della regione e alle sue tradizioni. Auto e moto storiche hanno avuto, finalmente, riconosciuto il loro valore da una legge regionale, la numero 15 del 2012, la quale ha disposto che dal 1° gennaio dell’anno successivo tali veicoli non dovessero essere più soggetti alla tassa automobilistica regionale. Ovvero, al cosiddetto “bollo auto”.
Tuttavia, la legge di Stabilità del 2015, probabilmente per “fare cassa”, vista la situazione economica del Paese, vorrebbe scavalcare questo provvedimento regionale, e scaricare sui possessori di tali mezzi il costo del bollo auto. Il gruppo della Lega Nord in consiglio regionale ha presentato, pertanto, un documento firmato dal consigliere Stefano Bargi e sottoscritto dal capogruppo Alan Fabbri, dai consiglieri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli che impegna la giunta regionale a difendere questa decisione: «Chiediamo – dicono dalla Lega Nord – che tutti i mezzi circolanti e classificati di interesse storico e collezionistico siano esentati dalla tassa automobilistica, impegnando inoltre la Regione a far si che i possessori di questi mezzi storici possano ottenere l’esenzione dalla tassa semplicemente inviando per posta elettronica la copia della certificazione attestante l’iscrizione all’Asi o alla Fmi agli uffici competenti (Aci e Ufficio Tributi), assicurando la massima informazione sulle nuove modalità di richiesta dell’esenzione previste dalle normative. Evitando di fare pagare per tutti i mezzi ultraventennali, anche quelli circolanti su strada, l’imposta automobilistica regionale».