Una preghiera dell’arcivescovo Negri per la diocesi di Erbil, con cui verrà stretto un gemellaggio, e per le persone perseguitate dal terrorismo del’Isis. Un’appuntamento che si terrà giovedì 18 dicembre alle ore 20:45 nella cattedrale di Ferrara, e che potrebbe ampliarsi anche ad altre parrocchie del ferrarese su libera iniziativa dei parroci.
“L’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio – spiegano i responsabili della curia ferrarese – , che sin dall’esplodere delle iniziative di violenza nei confronti dei cristiani – e non solo – ha aperto un dialogo attivo ed operativo con la Diocesi di Erbil che si concretizzerà nel mese di gennaio, intende mantenere aperta la coscienza viva della ferita costituita da centinaia di migliaia di persone che ogni giorno, in quelle terre, vengono estromesse dalle loro case, brutalizzate, a volte uccise, ma comunque sempre costrette a migrazioni dalle dimensioni bibliche. Di fronte al quotidiano rinfocolarsi di violenza e di umiliazione, la nostra Diocesi ritiene di dovere rivolgere al Signore, tramite Maria Santissima, una preghiera insistente affinché si riducano, fino a cessare, tutte queste azioni nefande e l’odio che porta ad opprimere uomini e donne solo perché professano una diversa confessione religiosa. Per mantenere viva questa ferita e per ribadire i vincoli profondi che ormai fanno della Diocesi di Erbil – e di tutto quello che si concentra in essa – una parte viva della nostra chiesa diocesana, l’Arcivescovo invita ad una serata di preghiera”.
Saranno istituiti punti di raccolta delle offerte per le esigenze immediate della diocesi di Erbil e per realizzare il gemellaggio.