L’Altra Emilia-Romagna aderisce con profonda convinzione allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil “contro la peggiore legge in tema di lavoro degli ultimi 30 anni che finge di rilanciare l’occupazione e la produttivita”, ma che in realtà rende i lavoratori indifesi e ricattati.
L’unico scopo di questa legge è quello di indebolire e umiliare il mondo del lavoro nell’illusione di poter così aumentare ancora il tasso di sfruttamento. E’ importante comprendere che dal Jobs act non deriverà alcuna occupazione aggiuntiva, ma solo un’ondata di licenziamenti e cessazioni di rapporti di lavoro al fine di sostituire l’occupazione esistente con una forza lavoro di peggiore qualità, senza diritti per i lavoratori e con il vantaggio sperato dai datori di lavoro di una forte decontribuzione previdenziale.
I dati OCSE mostrano che la maggior flessibilità del posto di lavoro non produce più occupazione e che l’Italia è già un paese con un indice di tutela basso.
Senza ripresa della domanda non ci saranno assunzioni a prescindere da quanto sia facile licenziare. Servirebbero investimenti per migliorare la produttività e operare una conversione ecologica dell’economia.
E’ dunque necessario che lo sciopero di venerdì sia solo il primo appuntamento di una mobilitazione più ampia, che potrà comprendere anche la proposizione di referendum abrogativi dei decreti delegati, la loro impugnazione di fronte la Corte costituzionale e comunque il loro superamento attraverso l’azione rivendicativa di una contrattazione mirata alla restituzione di tutele.
L’Altra Emilia-Romagna lavorerà in Assemblea legislativa affinché nella nostra Regione non passi questa visione dei rapporti di lavoro reazionaria e vessatoria.
Per tutti questi motivi saremo presenti alla manifestazione indetta dai Sindacati con partenza alle ore 9.00 da P.le Poledrelli e invitiamo anche i nostri simpatizzanti a partecipare numerosi.
“L’Altra Emilia Romagna” Comitato di Ferrara