Lettere al Direttore
8 Dicembre 2014

Sul presepe a scuola

di Redazione | 2 min

Il preside di una scuola di Bergamo vieta il presepe: “E’ discriminatorio, qui molti stranieri”. Premetto che uno così andrebbe cacciato immediatamente poichè l’atto discriminatorio lo compie lui stesso nei confronti della maggioranza dei bambini cristiani a cui non si può tollerare di rinnegare la loro identità. Qualcuno potrebbe dirmi che dal punto di vista giuridico, potrebbe anche essere giustificato, visto che il nostro è uno Stato laico, ma è anche altrettanto vero che lo Stato Italiano ha sottoscritto un concordato con la Santa Sede che assicura determinati privilegi alla religione cattolica. Preciso: alla religione cattolica, non altre…. Ciò premesso e considerato che la maggioranza della popolazione è di religione cattolica e che in democrazia, fatta salva la tutela delle minoranze, è la maggioranza che decide. Ciò stante nessuno vieta che se le scuole pubbliche non sono di gradimento alle minoranze queste chiedano di avere delle scuole differenziate, non essendo concepibile che una minoranza possa dettare le proprie condizioni alla maggioranza.

Cristiani, ebrei, protestanti ecc. hanno sempre frequentato le stesse scuole, nel reciproco rispetto ed anche con il crocifisso appeso alle pareti così come la foto del Presidente della Repubblica (da togliere anche quella?). Si sono sempre svolte le recite natalizie, i presepi e a chi non interessava non vi partecipava, punto e basta, senza scatenare casini. Oppure per esempio, insegnanti intelligenti delle scuole elementari avevano, tempo fa, adottato un simpatico “percorso-ludico” e cioè: far aggiungere al presepe, ad ogni bambino di credo diverso, una figurina che li rappresentasse… Insomma, il presepe, per i bambini, può diventare anche un gioco, se trattato con intelligenza…

Mi rendo conto che la responsabilità non è tutta della minoranza-ospite in Italia ma soprattutto di una certa classe politica italiana, ormai avvezza al “buonismo” per un pugno di voti in più….e per qualcos’altro di molto più “sostanzioso” (la stampa ormai è piena di questi scandali).

Si sono costruite molte moschee in Italia: si costruiscano meno mosche e più scuole che possano accogliere i loro bambini in tutta tranquillità, così come hanno fatto altri.

Se la Lega Nord arriva a portare il presepe “proibito”nella scuola di Bergamo, accompagnata dal plauso di bambini e genitori, significa che il disastro dei consensi che sta accadendo ad altre forze politiche, gli sta proprio a pennello! Qualcuno ha dichiarato che gli fa schifo che la Lega strumentalizzi il presepe per raccogliere voti?. La mia risposta: se la Lega utilizza il presepe per raccogliere voti, gli altri utilizzano il finto “buonismo” nei confronti degli stranieri per lo stesso identico motivo. Dove sta la differenza? Ma….il presepe non è un segno di pace e solidarietà? Mah……..

Laura Rossi

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