30 Novembre 2014
Il presidente dell'Ordine dei Medici: "Non possiamo assumerci questa responsabilità. Il Ministero non stia a guardare"

Allarme vaccini, Di Lascio interrompe la somministrazione

di Redazione | 2 min

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dilascio“La preoccupazione dei medici sta ormai superando quella dei pazienti”. È con queste parole che il presidente dell’Ordine dei Medici di Ferrara, Bruno Di Lascio, annuncia la propria intenzione di sospendere la somministrazione dei vaccini antinfluenzali, in seguito alle morti sospette in tutta Italia che potrebbero essere legate del siero Flaud, prodotto dall’azienda Novartis e distribuito in 500mila dosi sul territorio italiano. Casi sui quali diverse procure, come quelle di Prato e Siena, hanno già avviato le indagini, mentre in Molise i Nas dei carabinieri hanno sequestrato due lotti del prodotto in arrivo alle farmacie.

Una situazione che sta portando non poco caos tra gli operatori e gli enti sanitari, al punto che Di Lascio non nasconde le proprie critiche al Ministero della Salute per come fino a questo momento è stato gestito il caso. “Il Ministero – afferma il presidente dell’Ordine dei Medici – non può stare a guardare in nome della discrezionalità concessa in materia sanitaria alle Regioni. Regioni che in alcuni casi, come il Lazio, hanno bloccato i vaccini, mentre altre, come l’Emilia Romagna, al momento in cui scrivo permettono la continuità, lasciando tutto nelle nostre mani”.

Facile quindi capire come i medici si ritrovino ora in una situazione assai complicata, con il rischio di dover prendere decisioni riguardo alla salute dei pazienti senza il minimo supporto da parte di Regione e Ministero e senza le adeguate informazioni sui vaccini da somministrare. “Noi non possiamo assumerci questa responsabilità – sono le parole di Di Lascio -. Soprattutto considerando il fatto che da un lotto isolato, anche geograficamente, da cui è partita questa incresciosa vicenda, si è passati a più lotti. Questo modo di procedere, oltre che ambiguo, è deleterio. Un conto è evitare l’allarmismo, un conto è mettere noi professionisti nelle condizioni di prendere decisioni senza avere un adeguato supporto di informazione”.

Riflessioni da cui scaturisce la scelta personale di Di Lascio, che chiede al Ministero di attivarsi rapidamente per non lasciare i medici da soli nel dover gestire la questione dei vaccini a rischio: “Io da lunedì non somministrerò più vaccini – conclude il presidente dell’ordine -. E così sarà di finché la situazione non sarà chiara. Ma tutto ciò comporterà conseguenze. Sia in termini di credibilità, sia, soprattutto, di salute. Perché c’è chi del vaccino ha bisogno per vivere. E pensare che rinunci a farlo, per il timore legittimo di morire, è contro ogni forma di etica. Il Ministero se ne assuma la responsabilità”.

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