Lettere al Direttore
28 Novembre 2014

Lettera aperta all’ad di Berco

di Redazione | 4 min

Egr. Dr. Arend,

Noi ci siamo! Anzi, non vediamo l’ora di riportare la Berco al posto che le spetta (worldwide leader) e quindi siamo ben contenti di iniziare questa gara indossando con orgolgio la polo che ci ha donato.

Ma quella gara vogliano vincerla e quindi vogliamo che l’azienda si metta e ci metta nelle condizioni di avere qualche speranza di risultare alla fine vincitori: in mancanza di questo, come può ben immaginare, non varrebbe nemmeno la pena di cominciare questa gara.

E’ per questo che, anziché inviarle una email con i nostri commenti e suggerimenti, preferiamo scriverle una “lettera aperta” in modo che tutti i nostri colleghi possano concordare o dissentire dalle nostre analisi: ringraziamo quindi il dr. Zavagli che molto cortesemente ci ospita su “estense.com” e chiunque vorrà dare il proprio contributo alla discussione con uno o più commenti.

Nella lettera di accompagnamento alla polo lei ci ha garantito che avremo “regolarmente informazioni sull’andamento economico” di Berco. Bene, facciamo un passo indietro allora: nell’Anno Fiscale 2013/14 c’è stato un sostanziale pareggio di bilancio, come dichiarato ai sindacati, o sono stati effettivamente persi 8-10 milioni di euro? Abbiamo letto che il dr. Kroos non garantisce (giustamente!) all’infiinito il sostegno di Thyssenkrupp a Berco e quindi sarebbe interessante capire da che punto reale si parte. Analogamente abbiamo letto che egli avrebbe affermato che per Berco non è attualmente in corso alcun processo di vendita ma che questo non significa che non possa essere venduta: ribadiamo quindi l’importanza di sapere da dove partiamo prima di leggere sulla “press release” del sito Thyssenkrupp qualcosa di analogo a quanto è accaduto nel marzo scorso alla “GfT Gleistechnik” e cioè la cessazione di attività e la chiusura di siti produttivi dopo che la vendita di quella azienda, tentata per diverso tempo, non era andata a buon fine.

E a proposito dell’andamento economico, quali sono i reali volumi in ordine per i prossimi trimestri? Sappiamo che i clienti sono sempre più restii a fornire “forecast” vincolanti a lungo termine, ma vorremmo capire se la produzione per l’Anno Fiscale 2014/15 sarà minore, uguale o, speriamo, maggiore dell’anno passato: anche in questo caso si rincorrono attualmente in azienda voci contrastanti che solo la sua autorevole parola può definitivamente chiarire.

In un altro passaggio della lettera lei poi ci dice che “crede in tutti noi dipendenti e che dobbiamo diventare imprenditori nella nostra area”: immagine molto suggestiva, lo ammettiamo, quanto quella del “reinventare l’azienda”. Ancora una volta, sappia che noi ci siamo! Siamo pronti a mettere in campo le nostre competenze e la nostra voglia di fare ma in questo dobbiamo avere il sostegno e il supporto dei nostri responsabili. In tanti reparti e in tanti uffici assistiamo invece quotidianamente a un rimpallo di responsabilità e ad avvilenti giochetti di “scaricabarile” ch a lungo andare non ci porteranno a vincere l’agognata gara, anzi. Nomi e cognomi? Li conoscono tutti ed è quindi suo compito ascoltare, vigilare e intervenire quanto prima per porre fine a simili atteggiamenti: non siamo alla ricerca di condizioni di lavoro perfette e irrealizzabili (noi stessi, ci creda, siamo ben consapevoli di non essere esenti da difetti) ma vogliamo dei capi (intermedi e dirigenziali a tutti i livelli) che siano “decision maker” e “responsability taker”, giusto per usare dei termini in linea con l’attuale orientamento aziendale che predilige l’utilizzo di tanti consulenti “internazionali”. Non ci servono persone che non ascoltano o che, peggio, non decidono: sappia invece che in tanti casi oggi le attività procedono solo grazie alla buona volontà di persone che si assumono responsabilità per cui non sono minimamente retribuite e questo è profondamente ingiusto.

Faccia però attenzione, egr. Dr. Arend (è la sua più grande responsabilità!), che tutti i nostri sforzi e le nostre speranze non siano vanificati da quel modo di gestire l’azienda che le abbiamo sopra descritto e che, come dicono in tanti a Copparo dopo i recenti lavori edili di via I Maggio, rende la Berco solo una bella e curata facciata: noi siamo invece assolutamente convinti che la maggior parte dei dipendenti Berco sia fatta da persone concrete e di valore e che la nostra azienda abbia quindi tutti i numeri per tornare agli antichi fasti.

Quel gruppo di dipendenti Berco disperati a febbraio 2013 e che oggi sono ancora molto preoccupati

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