Politica
27 Novembre 2014
La proposta dal gruppo di Finale Emilia. Il bondenese da Salvini per organizzare l'opposizione a Bonaccini

Il comitato terremotati vuole Fabbri commissario al sisma

di Redazione | 4 min

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È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

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Alcuni sostenitori del comitato insieme a Fabbri e Salvini (foto dalla pagina Facebook di Finale Emilia Terremotata Protesta)

“Alan Fabbri nuovo commissario delegato alla ricostruzione post sisma e post alluvione”. A lanciare la proposta è il comitato Finale Emilia Terremotata Protesta, che richiede a gran voce  la nomina del neoconsigliere regionale bondenese alla successione di Vasco Errani e Alfredo Bertelli nella gestione della riostruzione.

“Il successo elettorale nelle aree del cratere parla chiaro – afferma il portavoce del comitato Massimo Nicoletti -. Alan Fabbri riteniamo sia la persona giusta e più indicata per quel ruolo: ha esperienza, avendo gestito la fase post sisma nel comune terremotato di Bondeno, è già stato vicecommissario alla ricostruzione e a Finale, Cento, Bondeno, Sant’Agostino, Mirabello e in tantissimi comuni del cratere ha vinto la sfida alle urne. La gente ha mandato un segnale forte: anche nella gestione post sisma serve una svolta e Fabbri sarebbe un commissario con legittimazione popolare”. Per Nicoletti la candidatura rappresenterebbe “il segno del cambiamento che vogliamo: meno burocrazia, no alle tasse, procedure più snelle, e ricostruzione veloce. Fabbri ha fatto bene nel suo comune, può fare bene per l’intera nostra comunità”.

Un ‘endorsement’ da parte del comitato civico che non a caso arriva pochi giorni dopo la partecipazione di Fabbri alla trasmissione Rai Ballarò, durante la quale il suo scontro con la l’europarlamentare Pd Simona Bonafè è stato particolarmente apprezzato dai sostenitori di Finale Emilia Terremotata Protesta: “Per l’ennesima volta – è il post comparso ieri sulla pagina Facebook del comitato – ieri sera abbiamo assistito attoniti alle dichiarazioni fatte dal Simona Bonafè, che nel corso dell’intervento di Alan Fabbri, dove chiedeva al direttore dell’Agenzia delle Entrate se secondo lei era giusta l’emissione delle cartelle esattoriali nei confronti dei terremotati ed alluvionati, se ne è uscita con l’ennesima esternazione di chi non sa come stanno veramente le cose, dichiarando che “erano già passati due anni e che ci avevano dato la possibilità di mutuare a costo zero gli importi per pagare le tasse e che avevano messo a disposizione per la ricostruzione 6 miliardi”. Come dire: “insomma cosa volete di più…Insomma??” … Noi avremmo voluto una sanatoria fiscale e contributiva per l’anno d’imposta 2012, per l’anno 2013 moratoria e successivo pagamento rateizzato in 10 anni, la non applicabilità degli studi di settore per gli anni 2012-2018,ecco alcune delle cose che abbiamo chiesto all’ex commissario straordinario per il terremoto Vasco Errani il 18 febbraio 2013. E sarebbe stato veramente confortante sapere che al 26 novembre 2014 fossero stati spesi almeno la metà di quei sei miliardi che tanto riempiono la bocca di questi amministratori”.

Intanto in Regione la nuova opposizione comincia a prendere forma e il segretario nazionale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha convocato a Milano per domani mattina (venerdì 28 novembre), i nove consiglieri leghisti appena eletti, compreso Alan Fabbri che proprio ieri ha ufficializzato la sua scelta di dimettersi dalla carica di sindaco di Bondeno per ricoprire il nuovo incarico di consigliere regionale. “La campagna elettorale per noi non finisce mai – afferma Fabbri -. Gli elettori ci hanno dato grande fiducia e noi intendiamo onorarla: siamo da subito in campo per organizzare l’opposizione al Pd, opposizione che sarà organica, inflessibile, puntuale, ma anche responsabile. Leggo che Massimo Bugani e Giulia Gibertoni del M5s vogliono collaborare con noi. Chiedo loro: accettano di appoggiare la nostra battaglia per dare priorità agli emiliano romagnoli? Se sì, siamo disponibili a dialogare con tutti”.

In giornata Fabbri si espone anche sul tema trivellazioni, intimando al governo Renzi di fermare le attività di estrazione ed esplorazione e annunciando di essere pronto a occupare i cantieri. “Il governo getti la maschera sulle trivellazioni – afferma il consigliere regionale -: se Renzi si azzarderà a dare il via libera alle escavazioni nella Bassa terremotata siamo pronti a occupare i cantieri”. Dichiarazioni che il sindaco bondenese rilascia dopo aver appreso la notizia che il sottosegretario Simona Vicari  ha
rifiutato una moratoria sulle trivelle e lo stoccaggio gas nella Bassa. “Questo ‘gran rifiuto’ – afferma Fabbri – sconvolge e preoccupa. Proprio oggi il governo ha imposto il via libera alle trivelle nel canale di Sicilia, contro la volontà dei territori, non vogliamo che lo stesso accada nella Bassa, che già si è espressa formalmente contro depositi di gas e affini”. “Dal governo pretendiamo parole di chiarezza contro chi vuole fare di un terra già lesionata un groviera. Se Renzi farà scherzi anche dalle nostre parti, mostrandosi succube di multinazionali e poteri forti, siamo pronti a occupare i cantieri. La volontà dei territori per noi è legge e non sarà certo il premier a contraddirla”.

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