Bondeno. Alan Fabbri darà le dimissioni da sindaco di Bondeno per poter rivestire la carica, ben più remunerata, di consigliere regionale. “Una decisione sofferta e combattuta, ma condivisa con i miei concittadini” afferma l’ex sfidante di Bonaccini che ricorda il suo risultato elettorale: “9 consiglieri, oltre il 40 per cento di consensi registrati in provincia di Ferrara, con la Lega Nord al 26,2%: con le ultime elezioni i cittadini hanno dato un segnale fortissimo, chiedendo alla Lega di contare. Questi voti significano onore e responsabilità e io non disattenderò questo impegno. Ringrazio la nostra gente e la rappresenterò in Regione. Il muro del Pd è caduto, questa è una nuova Berlino. Scendo in campo, con una validissima pattuglia leghista, per scardinare la dittatura del partito democratico”.
Ora il comune matildeo verrà retto dal vicesindaco – i questo caso Cristina Coletti – in attesa di indire le prossime elezioni. E Fabbri non si dice preoccupato: “nutro piena fiducia nel team costruito in questi anni a Bondeno, che sarà capace di dare continuità alle scelte fatte fino a qui. Collaborerò per portare a termine gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti”.
Quanto a possibili polemiche che potrebbero derivare dalle dimissioni di un sindaco eletto appena pochi mesi fa, il consigliere leghista spiega che “sono e rimango tra la mia gente, ma incidere, oggi, vuol dire fare il grande passo: la Regione è per le aree del cratere (e oltre) il centro della burocrazia, il luogo dove fare le riforme vere, dove snellire le procedure. Mi preparo a questo passo con la determinazione di chi vuole condurre un’opposizione inflessibile per tutelare i diritti della nostra gente. Bondeno non appartiene al mio passato, ma è parte del nostro futuro. In Regione, insieme, conteremo e incideremo di più. Con la Lega, questa volta, si cambia per davvero”.
Per quanto concerne il destino del municipio matildeo, i passi tecnici sono disciplinati dall’art. 53 del Testo unico degli enti locali. Ora Fabbri dovrà presentare formalmente le dimissioni in consiglio, dopodiché la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio. Il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco. Sino a quel momento, le funzioni del sindaco sono svolte dal suo vice.
Bondeno dovrà recarsi nuovamente alle urne alla prima tornata elettorale amministrativa utile.