Politica
17 Novembre 2014
Il candidato presidente della Regione: "Eliminare dal pareggio di bilancio le spese per prevenire il dissesto idrogeologico"

Fabbri: “Arriva la vergogna Tasi sugli alluvionati”

di Redazione | 2 min

lega fabbri salvini inceneritore 3“Oggi arriva la batosta Tasi per gli alluvionati. Il segno del fallimento di Stato e Regione”. Ad accendere i riflettori sul caso è il candidato alla presidenza della Regione per Lega Nord, Forza Italia e Fd’I Alan Fabbri, all’indomani del tour con Matteo Salvini nelle zone colpite dalle calamità. Oggi scade infatti l’acconto Tasi, non più prorogabile per gli alluvionati dopo il blocco delle sospensioni fiscali del 31 ottobre scorso.

“Vergognoso l’accanimento nei confronti di chi ha perso tutto. Il Pd ci sta massacrando”, commenta Fabbri, che invita i destinatari delle “cartelle della vergogna”, a rispedire al mittente ogni richiesta di pagamento fiscale, ribattezzando la campagna di protesta #rimbalzalavergogna. Fabbri sotto la lente mette anche un altro problema segnalato da molti dei 1.800 imprenditori agricoli colpiti dalle calamità: “Agrea ha bloccato i contributi agli agricoltori che si sono avvalsi delle sospensioni fiscali. Siamo al delirio, la mano destra non sa che fa la sinistra”. E c’è di più: “Chi oggi ha rateizzato le imposte lo ha fatto con un mutuo, sui cui deve pagare interessi e spese”.

“Il Pd sta soffocando di tasse la nostra gente – contesta Fabbri -. Dobbiamo alzare la testa, cambiare si può. Con 15 miliardi di tasse regalate a Roma ogni anno abbiamo il potere negoziale per opporci a questa carneficina fiscale. Se non otterremo fiscalità di vantaggio per i nostri alluvionati e terremotati siamo pronti a rinegoziare gli stanziamenti allo Stato centrale”.

Fabbri interviene ancora sul dissesto idrogeologico chiedendo di “escludere dal pareggio di bilancio delle Regioni le spese per fronteggiare e prevenire il dissesto. Il governo sostenga l’emendamento Lega Nord alla legge di stabilità” dopo che nel pomeriggio di lunedì ha passato al setaccio gli argini del Po e le aree golenali dell’alto ferrarese a fianco della protezione civile. “I soldi ci sono ma sono ingabbiati da vincoli – ha detto Fabbri -. Gli investimenti in prevenzione avrebbero scongiurato molte morti, 2007 negli ultimi 50 anni”. Quanto agli alluvionati d’Emilia Romagna, per Fabbri “solo uno Stato incivile può pretendere le tasse da chi ha perso tutto a causa delle calamità”. “Gli alluvionati che oggi ricevono le cartelle esattoriali, le rispediscano al mittente”, esorta Fabbri, rilanciando la campagna #rimbalzalavergogna.

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