Il sindaco di Fiscaglia, Sabina Mucchi
Fiscaglia. “Un tradimento nei confronti degli elettori”. Non si ricompone la frattura nel consiglio comunale di Fiscaglia, dopo la notizia delle dimissioni del vicesindaco Roberto Manzali dalla giunta guidata da Sabina Mucchi. Ed è proprio il sindaco a passare oggi al contrattacco, criticando aspramente il “cambio di casacca” del suo ormai ex vice e difendendo il lavoro della maggioranza eletta lo scorso maggio.
L’attacco del primo cittadino di Fiscaglia punta soprattutto ai nodi ‘politici’ della vicenda, più che sulla questione sui costi del trasporto scolastico sollevata da Manzali, e vede nelle dimissioni del vicesindaco soprattutto un tradimento del mandato elettorale: “I cittadini hanno dimostrato con il loro voto di avere avuto fiducia in questa maggioranza e noi questa fiducia non la tradiremo – afferma la Mucchi -. Gli impegni che ci siamo assunti li rispetteremo. Abbiamo molto lavoro da fare e certo mi sarebbe piaciuto portarlo avanti con tutti quelli che sono stati eletti e chiamati a far parte della maggioranza. Il cambio di casacca che registriamo con le dimissioni di Roberto Manzoli e Stefania Orlandini (consigliera Pd dimissionaria insieme a Manzoli, ndr) sono atti gravi. Chi chiede il consenso dovrebbe avere e assumere un importante principio: quello della coerenza. Chi è stato eletto in una maggioranza non gira le spalle a pochissimi mesi dalle elezioni, vinte con un consenso molto ampio, per passare all’opposizione”.
Secondo il sindaco insomma il tema sollevato da Manzali non è il vero motivo delle sue dimissioni, che potrebbero trovare fondamento proprio nel percorso di fusione tra Migliarino, Migliaro e Massa Fiscaglia che ha portato alla nascita del nuovo Comune. La Mucchi afferma infatti che “non è riconducibile a una diversità di vedute su una delibera il tradimento degli impegni presi con gli elettori e di una maggioranza. Questo mi sembra abbastanza chiaro”, per poi aggiungere che “il percorso della fusione è stato discusso, condiviso e suffragato dal voto popolare. Chi non era d’accordo, anziché dirlo dopo in luoghi più o meno privati, doveva dirlo subito e non far parte di Fiscaglia Futura”. Per quanto riguarda le prospettive di Manzali in consiglio, l’ex vicesindaco ha spiegato a estense.com di voler uscire dal gruppo Pd ma senza entrare nell’opposizione, “valutando caso per caso” i singoli provvedimenti. Di diverso avviso il sindaco, che lo vede già come avversario in consiglio: “Ognuno può pensarla come vuole – afferma la Mucchi -, ma questa è una scorrettezza profonda che non doveva essere fatta. E’ un tradimento nei confronti degli elettori e in particolare nei confronti di quelli che con la loro preferenza hanno eletto chi ora usa quei voti ( e quelle preferenze) per restare in consiglio comunale e rema contro l’attuazione dello stesso programma che avevano sottoscritto”.
E anche la conclusione della Mucchi non rinuncia a un’ultima ‘frecciata’ a Manzali: “L’impegno mio e della maggioranza sarà come sempre determinato e al massimo delle possibilità. I cittadini di Fiscaglia non meritano sceneggiate e giravolte di questo genere. Meritano ciò per cui ci hanno dato fiducia. Un nuovo Comune modello di come tre comunità cooperano, di come superano i problemi e attuano progetti di sviluppo. Con una classe dirigente che fa del bene comune – e non dell’ambizione personale a discapito di tutti e di tutto – il proprio faro dell’agire quotidiano”.