Mesola
4 Novembre 2014
Tancini: "Percorsi promiscui e poco sicuri"

Piste ciclabili ‘fantasma’

di Redazione | 2 min

Mesola. Fantomatiche piste ciclabili a Mesola, Codigoro e Comacchio. È questo il nuovo ‘mistero’ denunciato da Luciano Tancini, capogruppo di “Cambiamento e Crescita”, con un’interpellanza al sindaco di Mesola. Il documento è corredato da alcune fotografie della segnaletica stradale presente nel territorio comunale di Mesola; i cartelli mostrano due distinti tracciati ciclabili, uno in direzione di Venezia e l’altro in direzione di Ravenna e, assicura Tancini, analoga indicazione compare nel territorio di Codigoro ed in quello di Comacchio.

“Peccato, però, che non vi sia alcuna pista ciclabile – commenta Tancini – bensì le solite antiche strade, percorse da veicoli di ogni genere, con intenso traffico in alta stagione turistica, scarsamente manutenzionate e con ponti le cui protezioni non garantiscono alcuna sicurezza, come quello posto sulla idrovora in via Vecchia Corriera in prossimità di Volano nel comune di Codigoro”. Oltre alla “perfetta cartellonistica senza alcuna pista ciclabile”, il consigliere critica anche l’utilizzo delle etichette “Slow Tourism – Valorizzazione e promozione di itinerari turistici slow tra Italia e la Slovenia” poste sul retro del cartello stradali.

“È evidente che questi itinerari turistici sono stati individuati con la Provincia di Ferrara – spiega Tancini – che ha provveduto all’installazione utilizzando fondi europei, ma il fatto più sorprendente è che in Slovenia analoga cartellonistica è collocata invece in prossimità delle piste ciclabili”. Piste ciclabili ‘fantasma’ che, a detta del capogruppo, denotano anche un problema di sicurezza, vista l’incidentalità delle strade. Ultimo caso riportato nell’interpellanza è l’incidente stradale dello scorso 28 settembre in via Acciaioli, dove perse la vita il parroco di Mizzana.

“Dopo l’ultimo incidente mortale, e non è l’unico accaduto nel corso dell’ultimo decennio – ricorda Tancini – la questione è stata affrontata dalla assemblea dei sindaci, o almeno nell’Unione dei comuni? Inoltre vorrei chiedere al sindaco quale margine di sicurezza garantiamo ai cicloturisti che frequentano il nostro territorio, quali iniziative intenda prendere per garantire l’incolumità dei turisti, che in bicicletta scelgono di visitare i nostri luoghi e se ritiene di adottare un programma per realizzare vere piste ciclabili, superando gli attuali percorsi promiscui”.

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