Eventi e cultura
30 Ottobre 2014
Luigi Negri incontra il ricercatore del Cern Lucio Rossi in un dialogo su alcune delle domande fondamentali dell'umanità

Un vescovo e uno scienziato a confronto: “Che cos’è la realtà?”

di Redazione | 3 min

negri 2Ricomincia l’anno sociale, l’anno accademico e le scuole riaprono i battenti. Da che cosa possiamo ripartire per affrontare le sfide dello studio, dell’insegnamento, del lavoro? Un gruppo di studenti universitari, ricercatori e professori ha deciso di prendere sul serio questa domanda. Ritrovandosi più volte è emersa l’evidenza che semplici istruzioni per l’uso non sono sufficienti: perché abbiamo questa curiosità verso la realtà? Quale è il rapporto tra lo studio, o meglio il conoscere, e la vita? Conoscere: perché? Come? Queste domande affondano le loro radici su chi è l’uomo, cosa lo contraddistingue dal resto della natura e quale rapporto può instaurare con la realtà.

Il tema è vertiginoso, e desideriamo affrontarlo insieme per approfondirlo e proporlo a tutti. Ecco da dove nasce l’incontro “Che cos’è la realtà? Come conoscerla?” che vuole proprio essere un momento di dialogo con il Prof. Lucio Rossi e S.E. mons. Luigi Negri a partire dalle domande e dalle sollecitazioni emerse nei dialoghi tra noi.

Lucio Rossi è responsabile del progetto High Luminosity LHC presso il CERN di Ginevra. Si è occupato dello studio, della progettazione e della costruzione dei magneti superconduttori per la macchina acceleratrice più grande del mondo: LHC. Il Large Hadron Collider è l’acceleratore di particelle elementari situato a circa 100 m di profondità nei pressi della città di Ginevra che nel 2012 ha portato alla scoperta della particella elementare mancante: il bosone di Higgs, fino a quel momento predetto dal Modello Standard delle particelle ma mai identificato.

“L’incontro – spiegano gli organizzatori – vuole essere un’occasione per sviluppare il significato della conoscenza della realtà e come questa sia connaturata all’uomo fino a generare una posizione culturale intera. La sfida è che dentro il rapporto con la realtà non ci sia da guadagnare solo una conoscenza sempre più dettagliata e specialistica del particolare ma anche, e soprattutto oserei dire, la scoperta di sé, della sete di senso che ci domina. Ci accorgiamo che questa sfida ognuno di noi la può vivere in modo gustoso trovando degli alleati, dei maestri: qualcuno che oggi abbia ancora qualcosa da comunicare circa l’uomo e le sue esigenze e che non riduca l’avventura del conoscere a un collezionare nozioni e informazioni”.

Afferma A. Einstein: “La cosa più bella che noi possiamo provare è il senso del mistero”; e questa esperienza non è appannaggio esclusivo del ricercatore, ma in fondo di ogni uomo che impegnato nella realtà ne scopre l’inesauribilità.

“Nel dialogo con alcuni amici universitari – affermano gli organizzatori -, abbiamo scoperto come questo approfondirsi di una conoscenza inclusiva della realtà, tesa a scoprirne il senso, sia anche l’esigenza più vera e profonda che accompagna la curiosità e lo stupore di chi inizia l’avventura dell’Università. Per questo motivo si è deciso di pensare a questo incontro anche come gesto di accoglienza delle matricole proposto dalle associazioni universitarie CAM (Centro Accoglienza Matricole) e Student Office”.

Tutta la città è invitata a partecipare giovedì 30 Ottobre alle ore 21 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Matematica e Informatica (via Machiavelli 30, Ferrara).

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