Ferrara è il peggior capoluogo in regione in quanto a vivibilità ambientale, piazzandosi appena sopra la media nazionale nel rapporto di Legambiente “Ecosistema Urbano”.
La città estense è infatti 63^ in classifica su 104 capoluoghi analizzati seguendo 18 indicatori fra i quali gli indici della qualità dell’aria, la gestione delle acque,i rifiuti, il trasporto pubblico, la mobilità, l’incidentalità stradale e l’energia. Il primo posto in regione spetta a Parma, 14^ a livello nazionale, seguita da Forlì 16^ e Rimini 31^.
Nel quadro delineato dalla XXI edizione di ‘Ecosistema Urbano’ di Legambiente (realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore) svettano Verbania, Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone, mentre a fondo classifica si trovano Agrigento, Isernia, Crotone, Messina e Catanzaro a sottolineare anche sui temi ambientali un’Italia a doppia velocità.
Ma anche tra i migliori non mancano criticità: Trento presenta valori eccessivi di biossido di azoto, Verbania e Belluno hanno problemi idrici perdendo un terzo dell’acqua immessa nella rete, mentre Pordenone depura poco più della metà dei suoi scarichi fognari.
Nel complesso l’inquinamento nelle città italiane rimane su livelli di emergenza, in particolare nelle grandi città come Trieste, Milano, Torino e Roma. Male anche il trasporto pubblico, soprattutto al sud, dove città come Bari, Napoli, Catania e Palermo non raggiungono la soglia dei 100 passeggeri per abitante. Critica anche la situazione della raccolta differenziata dei rifiuti: un terzo dei Comuni non raggiunge nemmeno l’obiettivo del 35% previsto per il 2016.
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