“Ho preso un intero pomeriggio per pensare a cosa stesse accadendo. Poi mi sono sfogato su facebook”. Racconta così le prima ore da ex grillino Marco Fabbri. E, guardando indietro ai suoi primi due anni da pentastellato, ora rilegge il lungo capitolo delle espulsioni sotto un’altra luce. “È un metodo che non mi è mai piaciuto e ora lo provo sulla mia pelle”. Eppure con Tavolazzi prima, Favia e Salsi poi, non ha mai proferito verbo. “Non conoscevo personalmente Valentino e sinceramente non avevo capito le motivazioni dell’ostracismo. Quanto a Favia, già l’anno prima come Cinque Stelle di Comacchio lo avevamo sfiduciato al termine della semestrale. Diverso il discorso per quanto riguarda le tante dimissioni di parlamentari. Non credo che siano tutti impazziti all’improvviso o si siano venduti. Lì ho avuto le prime, forti, perplessità”.
Ora nel lungo elenco di epurati c’è anche lui. Ed è difficile parlare di mancato confronto, anche perché lui, Fabbri, il suo leader lo ha visto solo in campagna elettorale. In questi due anni non mi ha mai cercato. Dopo il discorso del maggio 2012 l’ho sentito due volte in tutto al telefono, ma solo perché amici in comune me lo hanno passato per un saluto”.
Adesso si pone il problema di dare un nome alla maggioranza che governa Comacchio, espulsa anch’essa assieme al suo sindaco. “Il Movimento locale è con me, siamo molto uniti. Adesso formeremo una lista civica, cambieremo nome non appena arriverà la diffida scritta”.
Quanto a Grillo, l’uomo che ha lanciato in vetta al municipio, “lo vedo sempre più solo. Davvero alle europee abbiamo raggiunto un risultato incredibile, quel 20% non era più un voto di protesta. Ora invece servirebbero più dialogo e partecipazione. Ma mi sembra ci sia una volontà di ancorare il Movimento a una perenne opposizione, senza una vera volontà di governare e questo per me è un grande rammarico”.
Tra i suoi detrattori c’è già chi lo dà in quota Pd per tentare il secondo mandato. “Non so neanche se mi presenterò tra tre anni. Ora penso solo a raggiungere gli obiettivi di programma”.