Cronaca
9 Ottobre 2014
Di rilievo primario il comunicato di Calò per il "riconoscimento della cefalea cronica come malattia sociale"

I costi sociali del mal di testa

di Redazione | 2 min

san girolamo dei gesuatiDomani, venerdì 10 ottobre, a partire dalle ore 14,30, presso la sala convegni in S.Girolamo dei Gesuati (via Madama, 40) a Ferrara, si terrà il convegno “Mal di testa una vita difficile” che Alleanza cefalalgici (AlCe Group) ha dedicato alle ricadute sull’ambiente familiare e sociale delle persone che soffrono di questa patologia sottovalutata da sempre.
L’apertura del convegno è affidata agli utenti del forum del sito italiano della cefalea www.cefalea.it e del ‘Gruppo di auto-aiuto’ che si incontra nel reparto di Medicina legale dell’università di Ferrara diretto da Avato.

I lavori proseguiranno con gli interventi di Pucci dell’istituto neurologico “Mondino” di Pavia che tratterà l’argomento “I costi sociali della cefalea”, mentre le dott.sse Sancisi, Bulgarelli e Ferronato di Ferrara tratteranno, a partire dalle ripercussioni sulla vita delle persone, delle metodologie che possono contribuire significativamente a cambiare l’approccio emotivo e psicologico alla malattia.
L’incontro di venerdì sarà concluso dalla coordinatrice laica di AlCe Group Lara Merighi, che dalla sua esperienza come facilitatore del forum e del Gruppo di auto-aiuto trarrà ulteriori indicazioni nel solco della impostazione cui si ispira tutto il convegno.
Il percorso di questo evento registra una doppia presidenza nelle persone di G. Nappi e di F.M. Avato, due tra i massimi esponenti della scienza applicata alla cefalea cronica.

Ultimo ma di rilievo primario sarà il comunicato del presidente del consiglio comunale di Ferrara Girolamo Calò, che insieme al capogruppo Pd del Comune, stanno preparando su sollecitazione della sottoscritta, un ordine del giorno che impegni il sindaco, la giunta e il consiglio comunale di Ferrara ad approvare una proposta tendente al “riconoscimento della cefalea cronica come malattia sociale” da presentare nelle sedi legislative competenti.

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