Sabato sera sono arrivati a Ferrara altri 26 profughi di origine nord africana sbarcati a Lampedusa con l’operazione ‘Mare Nostrum’. La provincia di Ferrara ospita attualmente 250 profughi, un’accoglienza che sta diventando difficoltosa anche per l’amministrazione comunale. “Ci aspettiamo numeri importanti e costanti – comunica l’assessore comunale ai Servizi Sociali Chiara Sapigni – ma con già 250 presenze sul territorio provinciale, cominciamo a far fatica”.
Il problema maggiore, più che dalla disponibilità delle strutture di accoglienza, sembra derivare dalla mancanza di tempestività nelle comunicazioni, nel senso che l’assessorato ai Servizi Sociali è arrivato al punto di scoprire con pochissimo preavviso l’arrivo dei migranti. Questa situazione comporta su di sé altri problemi, spiega Sapigni, come “la difficoltà a reperire in breve tempo i traduttori, effettuare le visite sanitarie necessarie e procedere allo ‘smistamento’ nei diversi centri di accoglienza”.
“Il lato positivo dell’operazione – prosegue l’assessore – è poter accogliere queste persone disperate che hanno intrapreso un viaggio pericoloso per arrivare in Italia. Inoltre, a Ferrara, l’accoglienza è pressoché omogenea per quanto riguarda le nazionalità: i 26 profughi, come gli altri migranti già ospitati nella città estense, provengono da Gambia, Mali e Nigeria”. A fine settembre sono scaduti i 6 mesi dai primi arrivi nella nostra provincia dei profughi sbarcati con l’operazione ‘Mare nostrum’ avvenuti a marzo, ma il fenomeno sembra che raggiungerà numeri ancora più importanti di quelli attuali.