Economia e Lavoro
2 Ottobre 2014
Govoni: "Negli ultimi tre anni col nostro aiuto più di 20 imprese hanno aperto uffici commerciali all'estero"

Vola l’export ferrarese: +5,5% nel secondo semestre 2014

di Redazione | 3 min

camera commercioUffici di rappresentanza, partecipazioni in imprese estere, joint‐venture e filiali commerciali, centri di ricerca e sviluppo, presenza nelle quote azionarie di imprese o gruppi di imprese private equity esteri. Non nasconde la propria soddisfazione il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, che sottolinea come “anche grazie al supporto della Camera di commercio, in stretta sinergia con le associazioni di categoria, negli ultimi tre anni più dii 20 imprese ferraresi hanno dato vita ad un presidio stabile e strutturato sui mercati internazionali. L’uscita dalla crisi – prosegue il presidente – è sempre più legata alla possibilità delle piccole e medie imprese di conquistare nuovi spazi di mercato e di consolidare quelli già presidiati. I dati dell’export della prima parte del 2014 sono incoraggianti ma non bisogna abbassare la guardia. Per questo – conclude – la Camera di commercio sosterrà la spinta delle imprese con uno sforzo ulteriore, sia in termini di informazioni, sia attraverso la concessione di contributi mirati a fondo perduto”.

Eh si, perché il segno più resiste e, di questi tempi, già non è male. I dati dell’export diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio confermano il trend positivo delle vendite all’estero delle imprese ferraresi nel secondo trimestre di quest’anno: +5,5%, a fronte del +1,1% dell’Italia e del +3,2% della Regione Emilia-Romagna.

I settori. La tendenza positiva ha prevalso nei principali comparti. Da segnalare la forte crescita delle vendite dei mezzi di trasporto (+26,6%) e quella dei prodotti chimici, che seppur inferiore (+9,4%) influenza non poco l’andamento complessivo dell’export per la forte incidenza che il settore riveste (22,8%). Positive, inoltre, le esportazioni dei prodotti agricoli, della pesca e dei macchinari. Con il segno rosso, il sistema moda, l’industria del legno e dei prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi.

Le destinazioni. Gli andamenti delle esportazioni provinciali per paesi e aree di destinazione, confermano la fondamentale importanza dei paesi europei e in particolare di quelli dell’area dell’euro per le imprese ferraresi. Nel primo semestre del 2014, l’export destinato ai mercati europei, pari al 56,9% del totale, è aumentato (+4,7%) in misura superiore rispetto alle esportazioni nazionali aventi la stessa destinazione (+2,7%). Tra i paesi dell’Europa, si rileva, ancora una volta, una crescita molto importante per le vendite in Germania (+20,2%), mentre fuori dall’Unione europea va registrata la caduta delle esportazioni sul mercato russo (-15,1%), destinata a protrarsi nel tempo, perché connessa con le difficoltà dell’economia russa e le sanzioni, conseguenza della crisi Ucraina. In fortissima contrazione l’export verso la Turchia (un calo quasi del 40%). Sui mercati americani le esportazioni ferraresi continuano ad ottenere i risultati migliori (+42,1%), cui si affianca una buona ripresa delle esportazioni sul mercato brasiliano (+11,4%).

Aumentano pure le vendite sui mercati asiatici, trascinati dal buon andamento in Arabia Saudita dei macchinari e in Corea del Sud anche dei prodotti chimici. Il trend positivo del continente asiatico nasconde però andamenti diversificati importanti. In particolare, le esportazioni ferraresi dirette in Cina sono diminuite del 4,5%, così come si sono ridotte quelle dirette sul mercato indiano (-12,3%), con una flessione sensibilmente più accentuata rispetto a quella subita dalle esportazioni regionali e nazionali.

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