Politica
1 Ottobre 2014
L'ex coordinatrice si dimette: “Basta compromessi col Pd”

Rustici, addio a Sel

di Marco Zavagli | 2 min

valerusticiÈ tutto fuorché una sorpresa. Ed è lei stessa ad annunciarlo sulla propria pagina facebook. Valeria Rustici si dimette dall’assemblea nazionale e regionale di Sinistra Ecologia e Libertà e lascia Sel.

“In questi anni – spiega prima di essere sommersa da un florilegio di attestazioni di stima – mi sono impegnata in maniera attiva per questo partito anche ricoprendo ruoli di rappresentanza. Ad oggi, la schizofrenia politica con la quale il mio partito ha ormai preso l’abitudine di agire, non mi permette più di condividerne le scelte, quindi nemmeno di rappresentarle pubblicamente”.

I nodi cruciali che non hanno permesso la distensione? Una “opposizione ad intermittenza al Governo Renzi” e “a quello che è l’azionista di maggioranza di questo Governo: il Partito Democratico”. La Rustici, che aveva già abbandonato il ruolo di coordinatrice comunale e aveva stigmatizzato i vertici provinciali per l’alleanza con Tagliani, sostenuto anche da una civica di centrodestra, tanto da boicottare la campagna elettorale, riprende anche questa volta per l’orecchio i dirigenti locali. Nessuno di loro “alza la voce contro i provvedimenti di un Governo marcatamente di destra, nessuno dei dirigenti locali si guarda bene dal tirare dentro il perimetro delle alleanze partiti, uomini e donne espressione del centro destra. E pur di raccontare ancora la favola dell’essere noi un partito di governo alziamo ogni volta il livello del compromesso. Non è più comprensibile e, per quanto mi riguarda, nemmeno più accettabile”.

Il pensiero della Rustici guarda a una sinistra “colpevole” di “cercare accordi con questo Partito Democratico. La nostra presenza nelle coalizioni regala a chi non lo è più da un pezzo la possibilità di dirsi ancora di Sinistra. E questo, compagne e compagni, è un fatto grave. Perché con le nostre scelte avvalliamo un pensiero pericoloso: quello che non ci sono soluzioni alternative al Governo del Paese (dal nazionale ai territori) e che non esiste differenza tra destra e sinistra. Questo è il loro gioco. Sostenerlo con la nostra presenza significa esserne complici e io non intendo esserlo”.

L’ormai ex vendoliana non entrerà per lo meno nel futuro prossimo in un altro partito. “La politica – replica – la si fa anche fuori dai partiti come cittadini”.

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