Comacchio. A chiusura del settennato di progettazione europea 2007-2013, e in avvio del nuovo settennato 2014-2020, il Gal Delta 2000 ha organizzato a Comacchio un convegno finalizzato a fare il punto sulle attività realizzate all’interno dell’attività “Leader” durante il periodo appena concluso, e a indicare le linee-guida per la progettazione appena avviata.
Le cifre riportate dalla coordinatrice del Gal, Angela Nazzaruolo, rispetto ai sette anni appena conclusi, sono decisamente significative: nelle aree di competenza del Gal (che comprendono territori delle aree delle province di Ferrara e Ravenna) sono stati finanziati oltre 170 progetti, con un contributo concesso pari a 11 milioni e 500 mila euro, che hanno attivato investimenti per 20 milioni e 400 mila euro. Dei contributi hanno beneficiato soggetti pubblici e privati in maniera pressoché uguale; i progetti principali hanno riguardato sia il comparto agricolo (ammodernamento delle aziende agricole, valorizzazione dei prodotti tipici, agriturismi ecc.) sia quello turistico (incentivazione di attività turistiche, percorsi ciclopedonali, ecomusei ecc.), in collaborazione con numerosi enti territoriali, primo fra i quali il Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna.
Marcella Zappaterra, presidente ormai uscente della Provincia di Ferrara, nel valutare assai positivamente questi risultati, ha sottolineato gli aspetti fondamentali del lavoro svolto, “i processi decisionali dal basso verso l’alto, con l’attenzione verso gli operatori; il parternariato pubblico-privato; l’integrazione fra i vari progetti. Tutti aspetti che hanno notevolmente rafforzato la governance e la capacità amministrativa del territorio”. Guardando al futuro, i vari interventi – fra cui quello conclusivo, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni – hanno evidenziato le principali tematiche proposte per il Gal nel Psr 2020: lo sviluppo delle filiere produttive locali, lo sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile, il turismo sostenibile (di cui ha parlato Mauro Conficoni, consigliere delegato al marketing turistico), la cura e la tutela del paesaggio e della biodiversità, la valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico legato al territorio, l’accessibilità ai servizi sociali.
A questi obiettivi il presidente del Gal, Lorenzo Marchesini, ha aggiunto un tema molto importante: “La possibilità – anche tramite i progetti che il Gal andrà ad attivare – di fornire nuova occupazione ai giovani”. E l’assessore regionale Rabboni, nel delineare con un certo ottimismo le linee guida del prossimo settennato, ha sottolineato come la Regione Emilia-Romagna – fra le prime in Italia – “abbia già previsto modalità operative che snelliscono di molto la burocrazia relativa alla presentazione dei progetti”, uno dei temi visti con maggior criticità dagli operatori. “Abbiamo presentato i nostri progetti di riorganizzazione burocratica a Bruxelles, ora speriamo che ce li approvino…”.