Nel recentissimo Gramsci 2017 di Roberto o Roby Guerra, futurista ferrarese (edizioni Armando, Roma, eBook), revisione del progressismo storico italiano, da Gramsci a Berlinguer, Pasolini, Cacciari, Matteo Renzi etc., “Ripercorrendo le tappe della storia politica italiana del primo Novecento, Roberto Guerra riflette sull’attuale crisi culturale e sulla possibile rinascita, nel nostro Paese, nell’era di Internet, di una sinistra realmente democratica associata al Futurismo. Chiudono il libro, caratterizzato da uno stile inconsueto e personale, una serie di interviste” a Giuseppe Manias (Biblioteca Gramsciana Ales), Sandro Giovannini (Scuola romana di filosofia politica), a Graziano Cecchini e al poeta Zairo Ferrante e di Luca Siniscalco (Circolo Antares-Milano all’autore) “ una raccolta di poesie che l’autore ha voluto dedicare al terremoto emiliano del 2012”.
Ovvero Chip Chip Microchip, con “Fiori della Scienza”, prima raccolta in assoluto del poeta-futurologo (1983) e in particolare un poemetto dedicato sempre a Gramsci e al terremoto emiliano del 2012. Una delle poesie vinse già in tempo reale, nel 2012 un premio on line curato dalla stessa Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano), luogo natale di Gramsci, ovvero “Micro-canto di un usignolo electro (dalla terra rossa)”.