Leonardo Fiorentini, consigliere comunale di maggioranza eletto come indipendente con Sinistra Ecologia e Libertà voterà alle primarie del centrosinistra e ha scelto di sostenere Roberto Balzani.
“Sono stato in dubbio sino all’ultimo se andare o meno a votare alla primarie del centrosinistra emiliano romagnolo in vista delle regionali – afferma il consigliere -. A parte il fatto che sono diventate, anche per incapacità della sinistra, in pratica primarie del Pd, e a parte lo spettacolo abbastanza imbarazzante che ha accompagnato la presentazione delle candidature, il dubbio più forte riguarda oggi la linea politica del Pd a livello nazionale, che continua a rendermi indigesto qualsiasi tweet del Presidente del Consiglio. Ma sono pur sempre primarie per le elezioni regionali, ed io la coalizione che governa la nostra regione la sostengo almeno dal 1995. E’ assolutamente legittimo, ed anche comprensibile per quanto detto sopra, pensare ad altre prospettive a sinistra. Ma la penso ancora come qualche mese fa in occasione delle amministrative: meglio provare ad incidere da dentro che rischiare di essere mera testimonianza dall’esterno”.
“E’ certo però che, vuoi per la durata (e la fine) del mandato di Errani, vuoi per dare nuova spinta all’iniziativa politica e amministrativa in Regione che ha dato segni di stanchezza – prosegue Fiorentini – sia necessario un segno di discontinuità e di nuova prospettiva e visione. Discontinuità, prospettiva e visione che non si possono certo chiedere a Bonaccini, candidato tanto insipido quanto gattopardesco, tanto incapace di sognare quanto capace di continuare ad insistere su inutili colate di asfalto come l’autostrada Cispadana. E’ stato proprio quest’ultimo intervento, insieme al surreale dibattito interno al Pd sull’organizzazione sanitaria provinciale, a convincermi ad andare a votare domenica 28 settembre e votare per Roberto Balzani. Non condivido tutto ciò che dice. Ma lo dice chiaramente ed è l’unico che ha posto seriamente il problema del consumo del territorio, della riconversione del sistema edilizio e di un Trasporto Pubblico Locale centrato sulla rete ferroviaria, della riduzione dei rifiuti, dell’innovazione e della “fantasia produttiva” fulcro del possibile cambio di prospettiva per l’Emilia Romagna.”