Se per l’altro sfidante, Stefano Bonaccini, la sanità in regione è prima in Italia per livelli di assistenza, per Roberto Balzani c’è molto da fare per poter parlare di assistenza adeguata.
E per dimostrarlo – nel caso ce ne fosse bisogno – questa mattina, lunedì 22 settembre, alle ore 11, il candidato alle primarie per la presidenza della Regione Emilia-Romagna incontrerà a Ferrara presso l’entrata 2 Ospedale S. Anna a Cona gli operatori del settore sanitario e cittadini, per trattare il tema della sanità regionale.
“Rileggere il sistema socio-sanitario a partire da un’analisi delle performance conseguite rispetto agli obiettivi, attraverso un Libro Bianco redatto entro sei mesi dall’inizio del mandato – dichiara Balzani – rappresenta il primo passo per la definizione di un nuovo progetto collettivo per la sanità dell’Emilia-Romagna”.
In seguito all’intervento del candidato, si svilupperà un dibattito con i presenti che costituirà un primo momento di quel “confronto trasparente” individuato da Balzani come metodo “per affrontare una questione cruciale per la Regione, al punto da assorbire attualmente l’80% delle risorse del bilancio regionale”.
Si tratterà, da un lato, dei problemi che toccano direttamente il cittadino, quali le file al pronto soccorso e le liste d’attesa per visite mediche, esami e interventi; dall’altro, delle modalità future di sviluppo delle Asl uniche.
Intanto ieri è stato diffuso l’appello di una pluralità di voci femminili (tra le quali Ilaria Baraldi, imprenditrice privata, consigliere comunale e componente della segreteria provinciale del Pd; Mascia Morsucci, dipendente Hera ed ex assessore; ed Elisabetta Soriani, avvocato e consigliere comunale Pd di Ferrara) che si sono levate da tutta la Regione a sostegno della candidatura di Balzani alla presidenza dell’Emilia-Romagna.
Il sostegno si fonda sull’analisi dell’operato di Balzani, il quale durante il suo mandato da sindaco ha saputo anticipare le scelte nazionali in particolare sotto il profilo della partecipazione delle donne. Come si legge infatti in un passaggio della lettera, “la Giunta del Comune di Forlì fu tra le prime in Italia nel 2009 ad essere composta in modo paritario e con ruoli di grande rilevanza e non tradizionalmente femminili anche per le assessore: tra i primi atti di governo ci fu la modifica del regolamento delle nomine nelle società partecipate, con una indicazione di presenza anche in base al genere, che anticipò di vari anni quello che è diventato poi obbligo di legge”.
Pertanto vi è la profonda convinzione che “Roberto Balzani, così come ha fatto nei 5 anni in cui è stato sindaco, saprà portare avanti con convinzione politiche rivolte non solo a promuovere la democrazia paritaria, ma anche la piena partecipazione delle donne in tutti gli aspetti della vita economica e sociale”. Balzani viene dunque indicato come la persona che meglio potrà fronteggiare le prossime sfide riguardanti la piena attuazione della Legge regionale per la Piena parità tra donne e uomini, “con scelte coraggiose, a partire dai temi del lavoro, della diffusione di una cultura del rispetto tra i generi e tra i giovani, ma anche da quelli relativi alla salute riproduttiva”.