Egregi Signori del Sindacato e Sigg.ri Commissari della Carife,
è tutto apprezzabile quello che fate ma perché signori del Sindacato non attivate le vie giudiziarie con una azione di responsabilità o altro contro i danti causa di questa situazione che va ad esclusivo danno degli azionisti-risparmiatori che hanno dato fiducia a Carife? Fatte una azione concreta a difesa di tutti i cittadini e lavoratori che hanno dato i loro risparmi a Carife. Certamente ci sono dei responsabili nel gruppo dirigente come in quello rappresentativo di questi ultimi 10-15 anni che voi dovreste ben conoscere in quanto anche Voi avete partecipato sotto diversi profili alla gestione Carife. Gli unici ad averci veramente rimesso di tasca propria sono i 27.000 azionisti risparmiatori che nessuno tutela da questo calo non casuale delle azioni a suo tempo da tutti decantate (“se hai fiducia trovi fiducia”) con inviti all’acquisto al punto che ci hanno convinto ad acquistarle e che in breve hanno perso il 100% del loro valore nominale con seguito al commissariamento della banca. Una perdita tanto strana, a danno dei piccoli azionisti che francamente non l’ho ancora capita. Spero che qualcuno la capisca e lo spieghi.
II “management” aziendale ossia in primis chi aveva il potere direttivo, deliberativo e dispositivo (vale dire chi ha amministrato quelli che sono in fin dei conti i soldi di tutti noi Ferraresi), in questo progressivo ed occulto degrado percepiva premi ad personam, promozioni, stipendi esorbitanti, auto a disposizione, pensioni, liquidazioni, agevolazioni, incarichi pubblici, etc.. Quando si è scoperto che la gestione era irregolare e deficitaria, al punto da commissariare la Carife, questi Signori si sono o defilati o sospesi d’ufficio o andati in pensione previo avere avuto una cospicua pensione e profumata liquidazione o essere assegnati ad altri incarichi e caso mai utilizzando gli esodi incentivanti. Questi signori a mio avviso non pagano mai di persona ma a farne le spese sono solo gli azionisti-risparmiatori, e poi anche lavoratori anche se nessuno ha perso il proprio posto di lavoro ed hanno beneficiato degli esodi incentivanti.
Addirittura si legge che i responsabili non vogliono per ora neppure pagare le sanzioni applicate da Banca d’Italia e così le dovrà pagare la Carife.
In una azienda privata l’imprenditore ci mette del suo in termini di capitale, soldi, lavoro, rischio. Quando sbaglia, paga di persona e con il suo capitale. Nella “Carife” non paga nessuno, perché nessuno ci ha mai messo i soldi di tasca propria e nessuno risponde personalmente delle scelte fatte. Risponde il Sig. “Carife” una “entità” astratta con personalità giuridica vale dire che nel concreto per ora pagano solo gli azionisti che hanno visto azzerare il valore delle loro azioni al 100 per 100.
Non è la Istituzione Carife che critico, anzi, ma le persone che l’hanno gestita e l’ingerenza politica che gradualmente si è inserita nella banca.
Ma è mai possibile che nessuno vada a individuare i responsabili di questa situazione di degrado della Carife, una banca che è sempre stata un fiore all’occhiello della città e che spero rimanga come banca locale dei Ferraresi.
Grazie e cordiali saluti.
Pietro Zappaterra