Copparo. Per oltre due anni ha continuato a insultare, schernire e addirittura a minacciare il proprio padre, un anziano copparese con cui conviveva e, nonostante tutto, continua ancora a convivere. Ed è per questi fatti che il 50enne Virgilio Giovannelli è stato condannato dal tribunale di Ferrara per i maltrattamenti in famiglia portati avanti dal 2009 al 2011.
Fatti praticamente accertati dagli inquirenti già prima dell’inizio del processo, al punto che anche gli avvocati difensori Andrea Zardi e Samuele Neri hanno optato per il rito abbreviato. A confermare il tutto – oltre alla denuncia dell’anziano padre di Giovannelli -, anche i resoconti del fratello e della sorella dell’imputato, che pur non vivendo più sotto lo stesso tetto hanno riferito di essere stati testimoni di diversi episodi di minacce, insulti e di prepotenza da parte di Virgilio. Non è stato invece trovato riscontro nei racconti dei vicini, che hanno riferito ai carabinieri di non aver mai sentito particolare caos o urla provenire dalla casa dei Giovanelli.
Un elemento che non è però bastato all’imputato per evitare la condanna dal giudice Attinà, pari a un anno, dopo che il pm Elisa Bovi aveva chiesto una pena di un anno e quattro mesi di reclusione. Ma il fatto più strano è che padre e figlio, nonostante le continue diatribe e la causa in atto nel tribunale di Ferrara, hanno continuato a convivere e attualmente convivono sempre nella stessa casa.