Bondeno. La decisione del sindaco Alan Fabbri di incontrare i vertici di Thomas Food e Finbieticola per un chiaramento sulla questione pastificio è duramente criticata dalla segreteria comunale del Pd di Bondeno. “Ora basta – dichiara il Pd bondesano – non è possibile comportarsi come se la notizia della fine del progetto sia una doccia gelata che nessuno si aspettava. Bandiere, cartelloni, burlesque in pinacoteca, debiti, società sconosciute e più di 1500 giorni buttati: queste erano le uniche premesse da più di due anni”.
“Noi del Partito Democratico – aggiunge la segreteria comunale – non ci stiamo a credere che ci sia bisogno di incontri per chiarimenti quando i protagonisti di questa vicenda si recavano a Bondeno settimanalmente ed era possibile incontrarli o in Municipio o presso la palazzina ristrutturata nell’area ex zuccherificio. I chiarimenti sarebbero dovuti da chi, solo 4 mesi fa, si ostinava a vendere, nei propri coupon elettorali, il pastificio come un grandissimo successo della propria Giunta. L’opposizione già allora sottolineava i punti deboli del progetto, le problematiche per le aziende non pagate e l’auspicio a pensare insieme ad alternative credibili. Alla fine i Coupon sono risultati comunque più apprezzati, ma a 4 mesi dal plebiscito che ha riconsegnato ad Alan Fabbri le redini di Bondeno ci troviamo ad affrontare il suo primo grande tracollo”.
Per questi motivi secondo il Pd di Bondeno “il fallimento è totale, non solo per le false speranze create ai cittadini in cerca di lavoro soprattutto a ridosso delle elezioni, ma anche per i danni ben più tangibili e immediati provocati alle aziende creditrici”.
Dopo le critiche le proposte: “Il Partito Democratico di Bondeno sta lavorando a una proposta alternativa per l’area e pensiamo di essere in grado di presentarla già verso la fine di settembre; questo fa una forza politica seria e responsabile, pianifica e cerca soluzioni. Nel frattempo l’unico vero chiarimento dovuto ai cittadini di Bondeno da parte del sindaco e della sua giunta, della Thomas Food e di Finbieticola, è capire a chi ha giovato tutta questa vicenda, sicuramente non a Bondeno”.