Il Ministero dei Beni Culturali ha espresso parere contrario al progetto Arc, Autostrada Regionale Cispadana, ma al tempo stesso si è detto favorevole se fossero accettate alcune modifiche che riguardano il tracciato completo. Lo riferisce Nelson Zagni, membro del Coordinamento No Cispadana, rilevando come “in sostanza, in più parti del documento, si vedrebbe con maggiore benevolenza la continuazione dell’ attuale Superstrada, che porterebbe più servizio alla collettività, con un minore impatto ambientale, cosa che il Coordinamento No-Cispadana, sostiene da anni”.
Quello del Ministero dei Beni Culturali è un parere di fondamentale importanza, essendo al pari di quello del Ministero Ambiente, “ma attenzione – avverte Zagni – detto parere pone molteplici critiche al progetto medesimo: altezza dell’autostrada, che per il 39% del percorso supera i 2.5 mt, troppi caselli, troppe zone di servizio”. Le condizioni per poter tramutare il parere da contrario a favorevole sono diverse. “Per quanto riguarda Cento – spiega Zagni – si pone molta attenzione alla zona della Partecipanza Agraria, area sotto vincolo paesaggistico da tutelare, per cui, non viene accettato il passaggio in superficie, ma si accetterebbe il passaggio in galleria – cosa molto dispendiosa – oppure il passaggio a nord di Alberone, che vuole dire in centro al paese. Questo tracciato, in passato ha fatto insorgere tutti gli abitanti, con forti proteste, perché oltre a rendere la vita del paese invivibile, andrebbe a creare un muro invalicabile, che oltrettutto, coinvolgerebbe anche la zona artigianale di Finale Emilia”.
Ma per Cento c’è dell’altro: “La nuova strada che collegherebbe il casello di Pilastrello a Cento, attraversa la tenuta Torre Spada, zona molto interessante dal punto di vista archeologico, quindi si chiede di spostare questa strada in altra zona, in caso contrario, si ordina di eseguire gli eventuali lavori, sotto osservazione della Soprintendenza”.