Politica
5 Settembre 2014
L’assessore entrerà nel pool di economisti di Palazzo Chigi. Lui: "Si tratta solo di voci"

Marattin chiamato alla corte di Renzi

di Marco Zavagli | 2 min

marattin“Allora quando cominciamo?”. È l’sms comparso martedì mattina sul cellulare di Luigi Marattin. Firmato “Matteo Renzi”. Il premier vuole l’assessore al bilancio del Comune di Ferrara nel proprio pool di esperti di economia presso la presidenza del consiglio a Palazzo Chigi.

Le voci su un possibile approdo capitolino alla corte del Matteo nazionale sembrano più che confermate. Anzi, ormai – secondo persone vicine all’assessore – manca solo la firma. I documenti per il contratto sono stati spediti dall’assessore nella giornata di ieri e già lunedì potrebbe iniziare il suo nuovo lavoro a Roma. Sullo stipendio non si hanno cifre, mentre per quanto riguarda gli attuali impegni professionali e politici, Marattin ha già deciso: dimissioni dalla giunta e part-time all’università.

I primi contatti per il prestigioso incarico, che avrà durata annuale, risalirebbero a marzo. Secondo indiscrezioni allora fu proprio Renzi a contattarlo per ventilargli la possibilità di entrare nella costituenda cabina di regia che il presidente del consiglio aveva in mente. Passarono mesi di assoluto silenzio e poi venne un ‘fedelissimo’ del primo ministro a fare da intermediario.

E ora arriva l’sms di Renzi, seguito proprio ieri da una telefonata. Quella definitiva: “Gigi ci stai?”. Giusto il tempo di far sapere i termini del contratto e l’accordo è stato cosa fatta. Manca ovviamente il parere tecnico del Consiglio di Stato prima di passare al nero su bianco.

Ancora non si sa chi verrà chiamato da Tagliani a sostituire l’assessore dimissionario. è probabile che il sindaco prenda tempo per decidere e assuma la delega ad interim fino a dicmebre.

Quanto al diretto interessato, Marattin non conferma, limitandosi a una breve nota di servizio: “Oggi sono molto concentrato sul lavoro da fare qui in Comune, stamattina ho visto il Sindaco e Modonesi gli investimenti pubblici dell’ultima parte del 2014 e nel pomeriggio a Milano con la Ferri per far sì che il prossimo anno Ferrara sperimenti un sistema di tariffazione puntuale dei rifiuti. E così continuerò a fare fino all’ultimo istante della mia presenza in Comune, indipendentemente da quando sarà”.

Poco dopo, arriva anche un suo tweet: “si tratta solo di voci, come ho spiegato nella nota stampa. Inopportuno tutto il resto”.

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