Politica
29 Agosto 2014
In due anni circa 4 mln di euro dal solo Comune di Ferrara

Nel regno di Camelot

di Marco Zavagli | 8 min

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unnamedCamelot, come il castello di re Artù. Dove, alla tavola rotonda, tutti erano uguali. A Ferrara Camelot è il nome di una cooperativa sociale onlus, che ormai regna sovrana nell’ambito del sociale. Nata nel 1999 per “volontà di un gruppo di giovani” che – come recita il suo sito – “hanno unito le differenti professionalità e competenze raccolte in anni di collaborazioni con Arci, Arciragazzi e Uisp di Ferrara”. E quelle professionalità e competenze, che nel tempo sono state guidate da vari presidenti, come Massimo Maisto prima e Anna Baldoni oggi, sono state più che premiate.

Il nome della cooperativa viene menzionato in una interpellanza del consigliere di Gol Francesco Rendine, che pone all’attenzione del sindaco e dell’assessore competente tre grosse cifre liquidate dal Comune di Ferrara alla società a responsabilità limitata: 118.496,25 euro in data 29 gennaio 2014 ;70.000 in data 11 marzo , 241.095,68 in data 13 giugno 2014. Tutte senza gara.

Rendine ricorda a Tagliani che proprio il sindaco, “nella passata legislatura, ventilava la necessità di effettuare tagli e di voler predisporre una graduatoria delle priorità nei finanziamenti alle associazioni” e anche per questo chiede “perché ed in base a quale legge, egli ha permesso che queste grosse somme venissero assegnate senza alcuna procedura di gara ad una specifica società a responsabilità limitata; quanti sono gli immobili comunali di cui usufruisce la cooperativa; e se, e in quale modo, può escludere che gli unici che, a conti fatti, ottengano vantaggi reali da queste operazioni siano i soli soci della società cooperativa Camelot”.

In realtà l’elenco che fornisce Rendine è incompleto. Nel solo biennio 2013-2014, e solo dal Comune di Ferrara, Camelot ha ricevuto circa quattro milioni di euro.

Andiamo in ordine cronologico. Delle tre delibere citate da Rendine (per un totale di circa 430.000 euro) abbiamo già detto. Quanto alle altre elargizioni, la più recente è la determinazione 2014-1454 del 25 agosto 2014, con la quale si rinnova l’affidamento del servizio di mediazione sociale e di comunità del servizio sicurezza, dal 1º luglio 2014 al 30 giugno 2015, per una spesa complessiva di 72.922,19 euro. Dalla stessa determina si evince in precedenza (determina dirigenziale n. 2011-1313 esecutiva dal 10 ottobre 2011) era già stata impegnata la somma di 136.500 euro per l’aggiudicazione del servizio di mediazione social, dal 1º ottobre 2011 al 30 giugno 2013.

Dello scorso 18 agosto invece è la proposta di delibera di giunta (PDLG-2014-538) per approvare “L’accordo di programma del piano per la salute ed il benessere sociale 2009/2011 – programma attuativo annuale 2014 del distretto centro nord”. Grazie a questo dal fondo regionale per la non autosufficienza arrivano a Camelot ed Aspasia 75.000 euro.

Il giorno prima si contano 178.870,83 euro a Camelot nell’ambito del contributo del ministero dell’interno per la realizzazione del progetto “Refer PA”. Il 5 agosto si approva un finanziamento ministeriale di 109.550 euro per l’ampliamento del progetto Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), erogati dal Comune alla Cooperativa Camelot, per la sistemazione di 16 immigrati nei Comuni di Ferrara, Argenta, Masi Torello e Jolanda di Savoia.

Scendiamo al 24 aprile, quando la deliberazione GC-2014-276 impegna 5.000 euro in favore della cooperativa per la realizzazione del progetto C.a.s.a. Cura, assistenza, sostegno, autonomia” (contributo erogato da parte dell’Inpdap, ora Inps).

Un mese prima, il 25 marzo, la deliberazione GC-2014-179 vede Camelot tra i vari soggetti individuati per dividersi la torta di 325.580 euro. Sono i soldi che arrivano dal ministero per il progetto di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati (categorie “disagio mentale” anni 2014 2015 e 2016).

Il giorno stesso arriva dal Comune l’approvazione della convenzione con Camelot sempre del progetto su richiedenti asilo e rifugiati (questa volta categorie “ordinari”) per il triennio 2014/2016. Il valore complessivo del progetto, che ammonta a 904.412,12 euro per ciascuna delle tre annualità (2014-2015 e 2016), è diviso in 181.125,12 euro per ciascun anno di spese di valorizzazione e 723.287 euro per ciascun anno di contributo assegnato, da parte del Ministero dell’Interno. Per il 2014 a Camelot andranno 683.287 euro. A questi si aggiunge il mancato introito da parte delle casse comunali di 26.192,62, valore della concessione in comodato d’uso gratuito dell’immobile comunale di Via Vallelunga.

Al 5 marzo risale l’approvazione della convenzione tra Comune di Ferrara e Consorzio Impronte Sociali S.C.S. per l’esecuzione della manutenzione aree verdi, arredi e tutela igienica delle aree del Parco Urbano Bassani per gli anni 2014 e 2015. L’importo è di 160.000 nel biennio. Il Consorzio Impronte Sociali ha indicato che la ditta esecutrice del servizio sarà la consorziata Camelot.

L’11 febbraio viene approvata (deliberazione n. GC-2014-62) l’erogazione dei contributi alle associazioni che collaborano con il Servizio giovani del comune di Ferrara per la gestione dei progetti approvati nel piano per il benessere sociale e sanitario (anno 2013). Tra questi si nota il contributo di 15.000 euro a favore della cooperativa Camelot.

Scendiamo all’anno 2013. Ecco 10.000 euro come contributo del fondo regionale per la non autosufficienza all’Associazione gruppo estense Parkinson e alla cooperativa sociale Camelot per la “sperimentazione di un servizio temporaneo di sollievo per familiari, attraverso la realizzazione di un laboratorio ricreativo e di socializzazione per le persone con la malattia di Parkinson. La destinazione voluta dal Comune è datata 23 dicembre 2013.

Lo stesso giorno si registra l’impegno di spesa di 96.600 euro, sempre per l’ampliamento della rete del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati Sprar.

Continuando in questo censimento a ritroso nel tempo, ecco la determinazione integrativa DD-2013-2334 del 18 dicembre 2013, con la quale si affida la gestione delle attività socio educative, informative e formative del Centro servizi integrati per l’immigrazione a Camelot dal 1º settembre 2013 al 31 agosto 2014. Impegno di spesa di 184.661,31 euro.

Stesso giorno e stesso destinatario. La determinazione DD-2013-2341 destina 266.830,70 alla cooperativa. Si tratta di fondi ministeriali per la realizzazione del progetto “Pari (Pubbliche amministrazioni in rete per l’integrazione)”.

Poco prima, il 10 dicembre, il Comune di Ferrara aveva rinnovato la convenzione con il Consorzio Impronte Sociali per la realizzazione delle indagini obbligatorie Istat. Impegno di spesa di euro di 58.000, di cui 43.000 a carico del Comune e 15.000 a carico dell’Istat. Il consorzio si avvarrà dell’associata Camelot.

L’11 novembre 2013 viene prorogato l’affidamento a Camelot del servizio di mediazione sociale e di comunità del servizio sicurezza, dal 1º luglio 2013 al 30 giugno 2014 per una spesa complessiva di euro 72.922,19 euro.

Il 9 settembre ecco 209.200 euro per la “continuità del progetto di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati (categoria ordinari), anno 2013”.

Il 30 luglio, queste sono noccioline, Camelot intasca 2.227 euro nell’ambito di una serie di contributi a pioggia a varie associazioni culturali per la manifestazione Estate a Ferrara edizione 2013.

Il 26 giugno, sempre attraverso una determinazione dirigenziali (la n. DD-2013-1117), si proroga l’affidamento per la gestione delle attività socio educative, informative e formative del Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione per il periodo che va dal 15 maggio 2013 al 31 agosto 2013. Si parla di 68.496,69 euro, cui va aggiunto il mancato introito della concessione in comodato d’uso gratuito dei locali comunali di Via Copparo.

Il 20 dello stesso mese Camelot si aggiudica la gara aperta per l’affidamento in gestione delle attività socio-educative del Centro servizi integrati per l’immigrazione per il periodo settembre 2013-agosto 2016. Camelot che ha fatto l’offerta economicamente più vantaggiosa (solo due le offerte ricevute). L’importo triennale è di 681.104,90 euro.

Altri 113.322 (iva esclusa) vengono dall’aggiudicazione di un altro appalto, relativo all’affidamento della gestione delle attività socio-educative e ricreative estive nei C.R.E. 2013 per minori in età compresa tra i 6 e i 13 anni, con deroga ai 14 per i soggetti disabili. La gara è aggiudicata da Ats con capogruppo Camelot.

In maggio arrivano 10.000 per “le nuove opportunità di domiciliarità per la realizzazione del progetto “C.a.s.a. cura, assistenza, sostegno autonomia” (contributo erogato da parte dell’Inpdap, ora Inps).

In marzo ancora una determina dirigenziale. Per la continuità del progetto di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati categoria “disagio mentale” si stanziano 131.100 euro.

A inizio mese c’era stata la proroga dell’affidamento per la gestione delle attività socio educative, informative e formative del Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione per il periodo 15 novembre 2012-14 febbraio 2013. Il costo era di 57.342 euro.

Altra determina, altro affidamento diretto. È il 31 gennaio e il Comune di Ferrara stanzia 153.300 euro sempre per l’ampliamento della rete del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati Sprar. Vanno tutti a Camelot.

Il 18 dello stesso mese si registra la proroga tecnica dell’affidamento per la gestione delle attività socio educative, informative e formative del Centro Servizi Integrati per l’Immigrazione per il periodo dal 15 novembre 2012 al 14 febbraio 2013. Il tutto per 57.342 euro.

Nel dicembre 2012 arrivano 35.656,58 sempre dal Comune per la gestione del centro diurno sociale di via della Sirena a Barco e per la realizzazione di servizi di prossimità e di portierato sociale per anziani residenti negli alloggi. In quei giorni piovono 117.991,61 euro di fondi ministeriali che il municipio riversa su Camelot per il progetto di mediazione sociale “Noes 2” e 15.764dal Fondo regionale per la non autosufficienza per la gestione del punto informativo per assistenti a domicilio e anziani nell’ambito del progetto “Aspasia” a favore di assistenti familiari.

L’elenco continua e sarebbe impossibile ricapitolare tutti gli assegnamenti diretti e i contributi a favore della cooperativa. Possiamo dire che si va a ritroso fino al marzo 2010. Ma il nome “Camelot” non figura solo nell’albo pretorio del municipio estense. Convenzioni e affidamenti si registrano anche in diversi comuni del Ferrarese (come Cento, Jolanda, Codigoro, Comacchio, Ro Ferrarese, Ostellato, Berra, Formignana e Copparo per citarne alcuni) e con diverse istituzioni (ad esempio con il tribunale di Ferrara, lo scorso marzo, per l’affidamento di cinque detenuti che svolgano lavoro gratuito presso le proprie strutture), e anche fuori provincia (Bologna e Rovigo).

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