Lettere al Direttore
19 Agosto 2014

Appello per fermare l’offensiva a Gaza

di Redazione | 4 min

Al Sindaco di Ferrara Dottor Tiziano Tagliani
al vicesindaco Dottor Massimo Maisto
al Ministro dei Beni Culturali Dottor Dario Franceschini

Prendiamo atto della delibera del Comune di Ferrara per la Pace in Medio Oriente del 29 Luglio 2014, ed esprimiamo il nostro apprezzamento per l’iniziativa. Pensiamo tuttavia che l’idea di pace non possa essere considerata qualcosa di teorico ed astratto, ma che vada riempita di gesti concreti e scelte consapevoli e conseguenti.
Per questo come società civile, associazioni e organizzazioni presenti nel Comune di Ferrara, nel territorio italiano ed internazionale ci rivolgiamo a:

-Tiziano Tagliani in qualità di Sindaco di Ferrara, città per la Pace;
-Massimo Maisto in qualità di Vicesindaco, e facente parte del Consiglio di Amministrazione del MEIS;
-Dario Franceschini, in qualità di Ministro per i Beni e le Attività culturali, Ministero finanziatore della Fondazione MEIS, il Museo della Cultura Ebraica in Italia e della Shoah.

Il presente appello fa riferimento alla visita del Premier Israeliano Benjamin Netanyahu su territorio Italiano, annunciata dall’ex Presidente del Consiglio Italiano Enrico Letta in data 3 dicembre 2013, ed in particolare all’invito al premier israeliano a recarsi in visita presso la Città di Ferrara per l’inaugurazione del Museo della Cultura Ebraica Italiana e della Shoah, prevista nel 2015.
CONSIDERATE:

– l’occupazione militare del territorio Palestinese di Gaza ed i bombardamenti da esso subiti.

– la violazione dei seguenti articoli della IV Convenzione di Ginevra “Protezione delle persone civili in tempo di guerra”:
Articolo 15: Ognuna delle Parti in conflitto potrà, sia direttamente, sia per il tramite di uno Stato neutrale o di un ente umanitario, proporre alla Parte avversaria la costituzione nelle regioni dove si svolgono combattimenti, di zone neutralizzate destinate a porre al riparo dai pericoli dei combattimenti, senza distinzione alcuna, le persone seguenti: a) i feriti e i malati, combattenti, o non combattenti; b) le persone civili che non partecipano alle ostilità e che non compiono alcun lavoro di carattere militare durante il loro soggiorno in dette zone. […]
Articolo 16: I feriti e i malati, come pure gli infermi e le donne incinte fruiranno di una protezione e di un rispetto particolari. […]
Articolo 20: Il personale regolarmente ed unicamente adibito al funzionamento o all’amministrazione degli ospedali civili, compreso quello incaricato della ricerca, della raccolta, del trasporto e della cura dei feriti e malati civili, degli infermi e delle puerpere, sarà rispettato e protetto.

Il mancato rispetto di questi ed altri articoli è stato condannato, fra gli altri, dal Comitato Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in occasione dell’attacco, il 26 luglio 2014, ad un’ambulanza a 200 metri da un ospedale che ha causato la morte di due persone del personale medico ed il ferimento di altre 3.

– la precedente violazione delle suddette norme della convenzione di Ginevra ad opera dell’esercito dello Stato di Israele durante l’operazione “piombo fuso” avvenuta a Gaza nel 2008, come provato dalla Commissione di inchiesta delle Nazioni Unite sul conflitto a Gaza, che attesta un attacco che “non fosse solo teso ad uccidere, ma anche a diffondere terrore alla popolazione civile”.

– la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, la quale ha giudicato il Muro costruito in Cisgiordania “contrario al diritto internazionale”.

– l’autorizzazione dei governi israeliani alla costruzione, sempre in violazione della IV convenzione di Ginevra, art. 49, di insediamenti coloniali nei Territori Occupati.

– l’inosservanza, da parte dello Stato di Israele, di tutte le risoluzioni dell’ONU che ne condannano le azioni e l’operato.

NOI RICHIEDIAMO:

– di revocare l’invito al premier israeliano Benjamin Netanyahu a recarsi a Ferrara e sul suolo Italiano per l’inaugurazione del MEIS;

– di dichiarare il suddetto premier persona non gradita nel Comune di Ferrara;

– di adoperarsi per il rispetto delle norme Nazionali ed Internazionali che condannano l’occupazione illegale ed i crimini di guerra e contro l’umanità;

– di considerare, sulla scorta di quanto fatto nel Sud Africa durante l’Apartheid, eventuali azioni di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni, come strumento di pressione politica nei confronti di uno stato che quotidianamente adotta i comportamenti in precedenza descritti;

– di fare pressione per un immediato cessate il fuoco e l’abbandono dell’occupazione militare di Gaza e dei territori occupati.

CHIEDIAMO TUTTO QUESTO ALLO SCOPO DI:

– conferire il necessario rispetto alle vittime civili, alla popolazione sofferente e sotto occupazione ad opera dello Stato Israeliano;
– ottemperare allo Statuto della Fondazione MEIS mirante ai “temi della pace e della fratellanza tra i popoli e dell’incontro tra culture e religioni diverse”, per cui riteniamo che Netanyahu non possa rappresentare questi valori.

FERRARA, 13 agosto 2014

SOTTOSCRIVONO: ANPI “Vittorio Arrigoni” Ferrara, Ferrara Collettivo Trentaquattro Erre, Laboratorio Sancho Panza Ferrara, Radio Strike, PRC Ferrara, Giovani Comunisti-e Ferrara, L’altra Europa con Tsipras – Ferrara, UDS Ferrara, Sindacato USB Ferrara, Gente di Sinistra – Ferrara, Pax Christi – Ferrara, Luciana Tufani Editrice, Associazione culturale “Leggere Donna” – Ferrara, Rivista “Leggere Donna”, Collettivo lgbtq “God save the Queer” Ferrara, Associazione Cittadini del Mondo Ferrara, Comitato Acqua Pubblica Ferrara.

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