Cronaca
1 Agosto 2014
Sono stati avanzati dal tribunale del Riesame per il presidente Leonardelli e il direttore Morini

Inchiesta Expo, chiesti due arresti per vertici Servizi Ospedalieri

di Redazione | 3 min

servizi ospedalieri presidio fe 8Il tribunale del Riesame ha chiesto l’arresto per Paolo Leonardelli e Angelo Morini, presidente e direttore della Servizi Ospedalieri spa, che ha sede a Ferrara, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Expo, Sogin e della sanità lombarda.

Si tratta della maxi inchiesta su alcuni appalti Expo 2015 condotta dalla procura di Milano che aveva portato lo scorso maggio all’arresto di sette persone per corruzione, turbativa d’asta e utilizzo di segreti d’ufficio in relazione ad appalti di enti pubblici e aziende ospedaliere. La Servizi Ospedalieri, che opera nel campo della sanità nella pulizia e sanificazione di vestiario, sale operatorie e materiale per l’ospedale, venne perquisita insieme alla casa di un privato in città. All’epoca per i due dirigenti coinvolti, Leonardelli e Morini, indagati per corruzione e turbativa d’asta, il gip milanese Fabio Antezza negò gli arresti per mancanza di gravi indizi di colpevolezza.Ieri il Riesame di Milano ha disposto l’arresto per altre nove persone, fra cui i due dirigenti della Servizi Ospedalieri, alcuni manager e imprenditori del settore sanitario e Claudio Levorato, presidente di Manutencoop, la società che controlla la Servizi Ospedalieri. La custodia cautelare (gran parte di loro andrà ai domiciliari) è motivata dal pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato, ed ora i nove indagati potranno fare ricorso in Cassazione entro dieci giorni per evitare le misure cautelari.

I due sono indagati per corruzione e turbativa d’asta in un appalto da 35 milioni, per aver corrotto – questa la tesi della procura di Milano – l’ex segretario della Dc lombarda e già condannato durante Tangentopoli Gianstefano Frigerio con una tangente da 100mila euro. La Guardia di finanza si è presentata nella sede dell’azienda in via Calvino per effettuare perquisizioni e sequestri ma l’azienda in una nota stampa diramata da Manutencoop – l’azienda ‘madre’ – afferma di ritenersi estranea alle ipotesi di reato contestate.

Con loro è indagato anche colui che assegnò l’appalto alla Servizi Ospedalieri nel 2013, Mauro Lovisari, direttore generale Azienda ospedaliera di Lecco. Secondo la procura di Milano l’appalto sarebbe stato assegnato dopo alcuni incontri tra i due imprenditori e Frigerio – ricostruito tramite intercettazioni telefoniche – e la consegna di una tangente da 100mila, la metà dei quali messa nelle mani del politico ex Dc in un incontro del 20 ottobre 2012 oltre che a seguito di contatti reiterati sfociati in doni, collusioni e condizionamenti nei confronti del direttore generale Mauro Lovisari. L’appalto poi fu poi effettivamente vinto dalla Servizi Ospedalieri portando a due ricorsi da parte di altrettanti concorrenti (la Hospital Service Spa la Elisa Italia Spa) davanti al Tar di Milano e, infine, al suo annullamento senza ricorso da parte dell’azienda ospedaliera che bandirà poi una nuova gara.

L’indagine – che proviene dalla più complessa operazione “Infinito” che indagava sulla penetrazione della n’drangheta in Lombardia – riguarda principalmente varie strutture sanitarie lombarde per bandi di gara dall’importo complessivo di 323 milioni di euro ma ha avuto un riverbero in tutto il territorio nazionale con 80 perquisizioni effettuate. Secondo la procura le persone coinvolte nell’indagine avrebbero creato un sistema di favori e clientele per la spartizione dei ricavi degli appalti.

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